sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
13 Maggio 2004 ARCHEOLOGIA
AGI News On
Progetto restauro museo Baghdad a due italiani
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Roma - Sono stati 26 giorni a Baghdad, dal 4 al 30 aprile scorso, per realizzare il progetto di restauro, catalogazione e fotografia di oltre centomila tavolette cuneiformi su cui e' raccontata la storia e il pensiero delle popolazioni dell'antica Mesopotamia che hanno preceduto la nostra stessa civilta'.

Si chiama "Progetto Baghdad" e riguarda il grande museo iracheno dove attualmente sono conservate in magazzini, rigidamente custodite, piu' di centomila tavolette di argilla cotta o cruda su cui e' scritta la storia delle popolazioni che hanno abitato la Mesopotamia nel 3.000 a.C.. Protagonisti di questo progetto sono Giovanni Pettinato, ordinario di Assirologia alla Facolta' di Lettere dell'Universita' La Sapienza di Roma e massimo esperto di scrittura cuneiforme e la sua collaboratrice Silvia Chiodi, ricercatrice del Cnr.

Il "Progetto Baghdad" mira a conservare un patrimonio culturale di grande rilevanza. "Il nostro lavoro - spiega Pettinato - consiste nel catalogare e fotografare piu' di centomila tavolette dove e' incisa, con scrittura cuneiforme, la storia e il pensiero dei popoli che hanno abitato la Mesopotamia e che sono i lontanissimi antenati della nostra civilta'". Questo lavoro serve a tutelare i reperti archeologici da qualsiasi evento naturale e non. Le centomila e passa tavolette sono frutto di scavi archeologici ma anche di sequestri operati dalla polizia irachena per scavi clandestini.

Il "Progetto Baghdad" risale al 1995, quando l'ex direttore dei beni culturali del governo Saddam lo affido' ai due ricercatori italiani. Da allora i reperti archeologici esaminati riguardano epoche diverse, da quella preistorica fino al medioevo. A novembre del 204 dovrebbero poi riaprire tre sale: quella musulmana, l'assiro-babilonese e la sala di Hatra che, a detta dei due ricercatori, contiene opere strepitose. Le oltre centomila tavolette di argilla cotta o cruda hanno dimensione da uno a 60 centimetri e contengono disegni in scrittura cuneiforme. "E' la scrittura piu' antica del mondo - osserva la ricercatrice Chiodi - sono in sostanza tanti chiodi messi uno vicino all'altro e formano un disegno o una figura che e' da interpretare".