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27 Giugno 2004 PALEONTOLOGIA
BBC News online
LE ORIGINI DELL´AGRICOLTURA GUADAGNANO 10,000 ANNI
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Gli umani fecero il primo passo verso l´agricoltura circa 23, 000 anni or sono, molto prima di quanto ritenuto in precedenza.

I popoli israeliani dell´età della pietra raccolsero i semi di piante selvatiche circa 10, 000 anni prima di quanto riconosciuto in precedenza, sostengono gli esperti.

Queste piante includevano frumento e orzo selvatici, precursori delle varietà coltivate ancora oggi.

Un team israeliano-statunitense riporta le sue scoperte nell´ultimo numero della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Le evidenze provengono da una collezione di 90, 000 resti di piante preistoriche dissotterrate a Ohalo, nel nord del paese.

Il sito di Ohalo era sommerso in tempi preistorici ed è rimasto indisturbato fino ai recenti scavi di Ehud Weiss dell´Università di Harvard e dei suoi colleghi.

L´ambiente povero di ossigeno ha splendidamente preservato i resti carbonizzati di piante, depositatisi nei tempi dell´Età della Pietra. Gli archeologi hanno anche trovato al sito focolai, un sepolcro umano, e oggetti di pietra al sito.

La maggior parte delle evidenze indicano il Vicino Oriente come la culla dell´agricoltura. In effetti, le principali piante commestibili mangiate dai popoli di Ohalo sembrano essere state erbe, come i cereali selvatici.

I resti comprendono anche una grande quantità di piante con piccoli chicchi ad Ohalo, che scomparvero dalla dieta umana attorno a 13, 000 anni or sono.

Gli antropologi ritengono che l´agricoltura possa essere iniziata quando i gruppi di cacciatori-raccoglitori dell´Asia sud-occidentale furono posti sotto pressione per l´espansione della popolazione umana e la contestuale riduzione dei territori di caccia.

Ciò li costrinse a contare meno sulla caccia di animali come gazzelle, cervi e bestiame selvatico ed ampliare la loro dieta includendo piccoli mammiferi, uccelli, pesci e semi di piante; questi ultimi considerati un primo essenziale passo verso l´agricoltura. Questi cibi sono chiamati "a bassa resa" per via della sproporzione tra lavoro e quantità di prodotto ottenuta.

Indagini a Ohalo mostrano quindi che la dieta umana era molto più ricca – in questi periodi dell´Età della Pietra - di quanto si sia mai creduto.