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16 Marzo 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Polvere cosmica per scoprire i segreti delle piramidi del Messico
tempo di lettura previsto 5 min. circa

TEOTIHUACAN, Messico – Resti della polvere cosmica che costantemente precipita sul mondo stanno aiutando a risolvere i segreti di una piramide messicana di 2000 anni or sono, dove i regnanti di una misteriosa civiltà potrebbero essere stati sepolti.

In profondità sotto l´immensa Piramide del Sole, a Nord di Città di Messico, gli scienziati stanno installando un´apparecchiatura in grado di rintracciare i muoni, particelle subatomiche rilasciate quando i raggi cosmici colpiscono la Terra.

Le particelle passano attraverso gli oggetti solidi, lasciando tracce misurabili tramite il rilevatore, come una scansione a raggi X, alla ricerca della camera sepolcrale all´interno del monolite.

Poiché vi è un numero inferiore di muoni in uno spazio vuoto piuttosto che in una roccia solida o terra, gli scienziati saranno in grado di rilevare ogni singolo buco, anfratto o cavità all´interno della piramide, un sito sacro nella città di Teotihuacan, che fiorì e cadde in tempi pressoché contemporanei all´antica Roma.

"Se rilevassimo un´area dove si trova minore densità di quanto previsto, avremmo l´indicazione che vi è probabilmente una cavità" ha dichiarato Arturo Menchaca, capo dell´Istituto di Fisica all´Università Autonoma Nazionale.

CHI GOVERNÒ TEOTHIUACAN?

Gli archeologi potrebbero quindi effettuare uno scavo mirato nel cuore della piramide, nella speranza di trovare una camera sepolcrale e risolvere il mistero di chi governò la città oggi conosciuta come Teothiuacan, anche sede della più piccola Piramide della Luna, e di un imponente tempio dedicato ad un fiero dio serpente.

Arrivata ad ospitare 150, 000 abitanti al suo apogeo, la città esercitò influenza sul territorio estendendosi per centinaia di miglia, fino al moderno Guatemala, ma nessuno sa quale fosse il suo vero nome nell´antichità o chi siano stati i suoi fondatori.

Il nome Teotihuacan ("Il Luogo dove gli Uomini divennero Divinità) fu dato loro dagli Aztechi che abitarono l´area 700 anni dopo che la città fu abbandonata attorno al 600 d.C. Gli Aztechi rimasero impressionati dai monumentali edifici e dalle precise planimetrie urbane.

Il Premio Nobel Luis Alvarez dell´Università di California a Berkeley, ha usato la tecnologia a muoni nella scansione della piramide di Khephren in Egitto negli anni ´60.

"Alvarez provò che non esistevano camera nascoste in quella piramide, e adesso questa è letteratura scientifica" ha dichiarato Menchaca, che indossava un copricapo rigido per calarsi nella cavità al di sotto della Piramide del Sole.

Il suo gruppo ha costruito il rilevatore di muoni al costo di 500 000$ presso i laboratori dell´Università Messicana, e programma di installarlo nelle prossime settimane sotto la piramide di 63 metri di altezza.

Usata per cerimonie religiose alcune migliaia di anni fa, la scura, umida grotta è collegata all´esterno mediante un tunnel stretto che consente il passaggio di una persona per volta. Un prototipo del rilevatore, posizionato nella grotta, ha già individuato i primi muoni della piramide sovrastante. Gli scienziati sperano di rilevare circa 100 milioni di particelle in un anno di esperimenti, dopo che la strumentazione appropriata sarà stata installata debitamente, nei prossimi mesi.

MUONI NELLA GUERRA CONTRO IL TERRORE

La stessa tecnologia a muoni potrebbe essere usata dagli agenti della dogana statunitense nella guerra contro il terrore, hanno dichiarato i tecnici del Laboratorio Nazionale di Los Alamos nel Nuovo Messico.

"E´ piuttosto probabile. Abbiamo sviluppato un sistema di rilevazione dei muoni che può essere usato per la sicurezza nazionale, al fine di individuare oggetti potenzialmente pericolosi all´interno di container e rimorchi che non vogliamo entrino nel paese" ha spiegato il portavoce del laboratorio Kevin Roark.

I muoni, nati quando le particelle di energia provenienti dallo spazio collidono con la troposfera della Terra, ci bombardano di continuo, ma sono del tutto inoffensivi e quasi inosservabili.

Quando attraversano il rilevatore, i muoni ionizzano il gas intrappolato tra due placche, che in conseguenza provocano una corrente elettrica che può essere misurata.

Il metodo è più accurato, meno costoso, e più versatile dei raggi X, ma è stata sviluppata solo negli ultimi decenni per via degli avanzamenti nelle particelle subatomiche.

ALLA RICERCA DEI RE

A Teotihuacan, gli archeologi sperano che il rilevatore di muoni sia in grado di mostrare se la piramide, essendo il tempio di stato della città, sia anche il sito scelto per l´ultima dimora per un re, o per parecchi di loro.

L´archeologa Linda Manzanilla, una vera autorità al sito, sostiene che la città nei suoi primi giorni potrebbe essere stata governata da una coalizione di quattro regnanti, e non da un singolo re come per le civiltà Maya e Azteche nell´antico Messico.

"E´ probabile che coloro che iniziarono il sistema a quattro, i primi quattro, siano proprio sepolti all´interno della Piramide del Sole" ha dichiarato.

Il numero quattro è un tema costante nella città, divisa in quattro zone residenziali. Un contenitore proveniente da Teotihuacan, ma trovato altrove, mostra quattro figure che sembrano essere co-regnanti attorno ad un dio del fulmine, la divinità di stato di Teotihuacan.

"Teotihuacan è insieme a Roma, una delle più grandi città preindustriali del mondo. Forse ci si avvicinava Costantinopoli, ma nessuna città asiatica poteva tenere il confronto della sua dimensione. L´Egitto poi, non aveva vere e proprie città" ha dichiarato la Manzanilla.

La Piramide del Sole fu probabilmente un simbolo di fertilità eretto attorno all´80 d.C., modellato a forma di montagna per controbilanciare le influenze malefiche dei due vicini vulcani, protagonisti di fenomeni eruttivi insolitamente violenti a quel tempo.

Nessuno conosce le precise radici etniche degli abitanti della città e quale linguaggio fosse parlato, dal momento che non sono state trovate evidenze scritte.

"Vorrei avessero inventato un tunnel del tempo attraverso il quale sentirli parlare. Quale gruppo etnico rappresenterebbero? " si chiede la Manzanilla.