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10 Marzo 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
La peste bubbonica individuata nell'Antico Egitto
tempo di lettura previsto 6 min. circa

La peste bubbonica, o Morte Nera, potrebbe avere avuto origine nell´antico Egitto, secondo un nuovo studio.

"Questa è la prima volta in cui le evidenze archeologiche hanno individuato in Egitto le origini della peste" ha dichiarato Eva Panagiotakopulu, che ha compiuto la scoperta. Panagiotakopulu è un´esperta di insetti fossili presso l´Università di Sheffield, Regno Unito.

Mentre la maggior parte dei ricercatori considerano l´Asia centrale il luogo di nascita dell´epidemia fatale, il nuovo studio – pubblicato recentemente nel Journal of Biogeography – suggerisce un punto di vista alternativo.

"E´ normalmente ritenuto che la peste penetrò dall´Est" ha dichiarato B. Joseph Hinnebusch, un microbiologo presso i Rocky Mountain Laboratories di Hamilton, Montana. "Il nuovo studio suggerisce che il Nord Africa potrebbe anche essere stato il luogo d´origine dell´epidemia" ha dichiarato.

La peste causata da batteri è più che una nota a piè di pagina della storia, oggi. L´isola africana del Madagascar, ha sperimentato delle recrudescenze alla fine degli anni ´90, ed alcune preoccupazioni circa l´uso potenziale della peste come agente del bioterrorismo.

Informazioni circa le passate epidemie aiuterebbero gli scienziati a prevedere dove possano avere luogo nuove recrudescenze e comprendere meglio la diffusione delle malattie, ha dichiarato Hinnebusch.

PESTE IN EUROPA

La più famosa epidemia di peste si ebbe nell´Europa nel 1300. Chiamata Morte Nera, la malattia uccise più di 25 milioni di persone – un quarto della popolazione del continente. La ninna nanna "Ring Around the Rosy", ancora oggi celebre nei paesi anglosassoni, è proprio riferita alle lesioni cutanee colorate di rosa della peste e alla sua rapida mortalità.

I primi episodi avevano già decimato l´Europa in epoche precedenti. Si ritiene che la "Peste di Giustiniano" pretese centinaia di milioni di vite dell´Impero Bizantino, nel corso del VI secolo d.C.

Il batterio che causa la peste bubbonica, la Yersinia pestis, vive all´interno degli intestini del suo principale vettore, la pulce. La peste probabilmente si diffuse in Europa per mezzo dei topi neri a bordo delle navi, infestati dalle pulci infette.

"E´ la spaventosa trinità della peste" ha dichiarato Michael Antolin, un biologo della Colorado State University di Fort Collins, che studia la peste bubbonica nei cani della prateria.

All´interno della pulce, i batteri si moltiplicano e bloccano l´area della gola della pulce. Le pulci diventano così incredibilmente fameliche. Quando mordono – siano umani o topi – emettono alcuni batteri nella ferita del morso.

La gente può contrarre varie forme della malattia. La forma, principale, la bubbonica, spesso inizia con febbre, senso di freddo, e ingrossamento dei nodi linfatici. Ma se il batterio riesce a trovare la sua via verso i polmoni, in una forma più mortale, chiamata peste pneumonica, potrà essere agevolmente trasmessa da persona a persona. La peste pneumonica si verifica in circa il 5% degli infetti da peste bubbonica.

Alcuni ricercatori hanno suggerito che la Peste Nera di diffuse in Europa troppo rapidamente e uccise troppe persone per essere considerata solo peste bubbonica. Hinnebusch e Antolin hanno dichiarato che la forma pneumonica della peste potrebbe essere stata responsabile di una diffusione così rapida della malattia.

"Se la si inala, la morte è praticamente sicura" ha dichiarato Antolin.

LA PESTE DEL FARAONE

Panagiotakopulu ha individuato indizi sulla presenza della peste nell´antico Egitto quasi per caso. Stava esaminando resti fossili di insetti per conoscere meglio la vita quotidiana di più di 3, 000 anni or sono.

"La gente viveva a stretto contatto con gli animali domestici e gli insetti nocivi che infestavano le loro case" ha dichiarato la Panagiotakopulu. "Ho appena cominciato a scoprire quali tipi di malattie potrebbero avere afflitto la gente, quali malattie affliggessero i loro maiali, e quali malattie potrebbero essersi trasmesse dagli uni agli altri."

La ricercatrice ha usato un setaccio fine per individuare i resti di insetti e piccoli mammiferi da diversi siti.

Panagiotakopulu, che sta conducendo attualmente alcuni lavori simili nelle rovine vichinghe della Groenlandia, ha dichiarato che esaminare gli insetti è un sistema chiave per ricostruire il passato. "Posso sapere come la gente viveva guardando nelle loro case e capendo cosa o chi vivesse insieme a loro" ha dichiarato.

In Egitto Panagiotakopulu ha rastrellato il villaggio degli operai al sito di Amarna, dove vivevano i costruttori delle tombe di Tutankhamun e Akhenaton. Qui, i ricercatori hanno dissotterrato pulci del gatto e dell´uomo – conosciuto come il vettore della peste in alcuni casi – dentro ed intorno alle case degli operai. La scoperta ha portato la Panagiotakopulu a ritenere che i batteri della peste bubbonica sviluppatisi nelle pulci potrebbero essere stati nascosti nell´area, così è andata alla ricerca di altri indizi.

Precedenti scavi lungo il delta del Nilo avevano svelato i topi del Nilo, una specie endemica, databile il XVI ed il XVII secolo a.C. Il principale vettore della peste si ritiene essere stato originario della Valle del Nilo ed è conosciuto per essere un parassita dei topi del Nilo.

Secondo la Panagiotakopulu, il Nilo offre un ambiente ideale perché i topi portino la peste in comunità urbane. Attorno al 3, 500 a.C. i popoli iniziarono a costruire città presso al Nilo. Nel corso delle inondazioni, l´habitat del Nilo era disturbato, ed i roditori – e le sue pulci e parassiti batterici – si spostavano verso le abitazioni dell´uomo.

Le scritture egiziane risalenti a questo periodo, parlano di una malattia epidemica con sintomi simili alla peste. Un testo medico del 1500 a.C. conosciuto come Papiro di Ebers identifica una malattia che "ha produce un bubbone, in cui si forma il pus si forma e si solidifica, ed ecco che la malattia ha colpito".

E´ possibile che i commerci diffusero la malattia ai topi neri, che portavano i batteri ad altri siti di epidemie di peste. Panagiotakopulu sospetta che i topi neri, endemici in India, arrivarono in Egitto con il commercio per mare. In Egitto i topi presero le pulci vettori della peste e furono in seguito imbarcati su navi che percorrevano le rotte del Mediterraneo fino all´Europa meridionale.

LA PESTE DEL GIORNO PRESENTE

"La maggior parte delle persone pensa alla peste come ad una malattia storica" ha dichiarato Hinnebusch, che conduce la ricerca sulla peste per l´Istituto Nazionale di Malattie Allergiche ed Infettive degli Stati Uniti. "Ma è ancora qui fuori, ed è ancora un pericolo per la salute pubblica."

Nel corso degli ultimi 10 anni la peste bubbonica è riapparsa in Madagascar, che ora conta tra 500 e 2, 000 nuovi casi ogni anno.

Secondo il Centro Nazionale per il Controllo e la Prevenzione della Malattia, l´Organizzazione Mondiale per la Sanità ha contato circa 3, 000 casi di peste ogni anno attorno al mondo. L´interesse dei ricercatori per la peste bubbonica è in crescita in quanto, come l´antrace, potrebbe essere usata come letale agente di bioterrorismo (specie nella forma pneumonica).

Mentre gli anticorpi possono essere estremamente efficaci contro i primi stadi della peste, gli scienziati stanno tentando di apprendere di più sul suo funzionamento, per essere in grado di predire le recrudescenze e l´azione dei batteri sul sistema immunitario dell´uomo.

"Vi sono così tante domande cui non si è ancora data risposta circa la peste" ha dichiarato Hinnebusch.

La peste dormirà per decenni, forse per secoli, riemergerà, e quindi sembrerà scomparire ancora.

Panagiotakopulu ha dichiarato che vuole continuare a tracciare le evidenze della peste in Egitto ed altrove per estendere la comprensione dell´epidemia ancora misteriosa.

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