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26 Febbraio 2004 PALEONTOLOGIA
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Nuovi studi: Improbabile che i Neanderthal fossero nostri antenati
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WASHINGTON – Uno studio comparativo tra i crani dei Neanderthal, e quelli dei primi e i moderni umani, ha determinato che è improbabile che l´antico gruppo sia stato un antenato della razza umana del giorno presente.

Gli scienziati hanno a lungo discusso se i popoli moderni fossero imparentati ai Neanderthal, i potenti cacciatori che dominarono l´Europa per 100, 000 anni prima di scomparire all´arrivo dei moderni umani.

Il nuovo studio, condotto dall´antropologa Katerina Harvati della New York University, ha misurato 15 indicatori standard sul volto e sui crani dei Neanderthal, dei primi moderni umani, e degli umani attuali, come anche altre specie di primati. I risultati saranno pubblicati nel numero di questa settimana della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Lo studio ha scoperto che le differenze rilevate tra umani e Neanderthal sono significativamente maggiori di quelle trovate tra le sottospecie di ogni singolo gruppo, indicando ciò che i Neanderthal non fossero una sottospecie degli umani. In aggiunta, la differenza era pari o maggiore a quella trovata tra specie di primati strettamente imparentate, come umani, gorilla e scimpanzé.

Seppure quindi la Harvati abbia dichiarato che le analisi "non possono dire la parola definitiva" circa una relazione tra umani e Neanderthal, suggerisce comunque fortemente che si tratti di specie separate.

Il suo rapporto arriva solo quattro mesi dopo che l´antropologo Erik Trinkaus della Washington University di St.Louis aveva riportato la scoperta di un osso mandibolare in una grotta in Romania che poteva essere la prova dei primi umani moderni in Europa.

L´osso mandibolare, datato da 34, 000 a 36, 000 anni or sono - proprio il periodo in cui gli umani si sovrapposero ai Neanderthal - ha caratteristiche simili alle altre dei primi moderni umani, ma anche alcuni tratti che indicano una possibile connessione ai Neanderthal, ha dichiarato il ricercatore. Ciò suggerirebbe la possibilità di un´ibridazione tra specie.

Lo scorso Marzo, Richard G.Klein della Stanford University, ha riportato che mentre gli studi sul DNA indicano che Neanderthal ed umani avrebbero un antenato comune, non vi sono prove che i due si siano mai incrociati in numeri sostanziali, il che significa che quando i Neanderthal sparirono, stessa sorte toccò ai loro geni.

Ma uno studio pubblicato nel 2002 indicava invece che i geni dei popoli di oggi rechino ancora vestigia dei geni dei Neanderthal ed altri rami estinti della famiglia umana.

Questo rapporto, redatto dal biologo Alan R. Templeton della Washington University di St.Louis, sostiene vi furono almeno due distinte migrazioni umane "out of Africa" – via dall´Africa, la prima tra 420, 000 e 840, 000 anni or sono, e la seconda tra 80, 000 e 150, 000 anni or sono.

Secondo Templeton, la migrazione più recente, e forse entrambe, non furono "eventi di rimpiazzo". Piuttosto, ha dichiarato che le evidenze genetiche mostrerebbero tracce di ibridazione.