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3 Dicembre 2003 PALEONTOLOGIA
National Geographic News
Nuovi fossili gettano luce sugli «Anni Mancanti» dell´Africa
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Un´imponente, antica creatura simile ad un rinoceronte con due corna d´osso protrudenti dal naso, e differenti specie di lontani parenti degli elefanti, sono solo alcuni dei fossili rinvenuti sugli altopiani dell´Etiopia.

I fossili aiutano a colmare il gap nella conoscenza scientifica riguardo ai tempi e alle dinamiche evoluzionistiche che condussero ad un significativo mutamento nella comunità dei mammiferi africani, sul confine tra Oligocene (da 33.7 a 23.8 milioni di anni or sono) e Miocene (da 23.8 a 5.3 milioni di anni or sono). Si tratta di un periodo di circa otto milioni di anni, in prospettiva, più lungo di quanto il moderno umano impiegò per evolvere dai primati.

I fossili provengono tutti da un´era di alcuni milioni di anni precedente alla discesa dei principali mammiferi dall´Europa e dall´Asia verso l´Africa. Alcuni dei fossili di mammifero scoperti recentemente, rappresentano gli ultimi esemplari di specie estintesi milioni di anni prima, mentre altre sono le prime evidenze delle specie classiche africane che sopravvissero all´invasione eurasiatica e che evolsero nelle specie del giorno presente, come gli elefanti.

Il sito dei fossili è situato in un terreno accidentato a circa 2, 000 metri di altitudine, ed è datato a 27 milioni di anni or sono. I sedimenti che contengono il fossile giacciono su un´altura di lave basaltiche di 30 milioni di anni, nella regione Chilga dell´Etiopia.

Tra le specie più interessanti trovate a Chilga vi sono cinque specie di proboscidati, lontani cugini dei moderni elefanti. Sono state individuate diverse specie di antichi proboscidati chiamati Palaeomastodons precedentemente individuati in sedimenti costieri di 32 milioni di anni or sono a Fayum, in Egitto. Queste antiche specie giacevano accanto a forme più avanzate chiamate deinotheres e gomphotheres, che non si credeva fossero esistite fino a 20 milioni di anni or sono.

Gli scienziati ritenevano che i deinotheres e gomphotheres evolsero in risposta all´invasione di specie immigrate dall´Eurasia dopo la fusione dei continenti. Le nuove scoperte indicano invece che le specie evolsero per ragioni indipendenti prima della fusione.

Un altro insolito mammifero rinvenuto a Chilga è l´arsinoithere, che sembra una versione più grande di un moderno rinoceronte, in realtà evolutosi indipendentemente dai rinoceronti. L´esemplare di Chilga misura circa 2 metri di altezza e del peso stimato di oltre 5, 000 chili.

La somiglianza tra i fossili di Chilga ai fossili più antichi Afro-Arabi trovati lungo i confini del continente, come in Egitto, suggerisce una bassa diversità tra le forme endemiche di mammiferi, e che molte di esse fossero generaliste– capaci ciò di adattarsi in una vasta gamma di habitat.

Una teoria è che dopo la fusione dei continenti, mammiferi specialisti si spostarono in Africa e si misero in competizione con i generalisti. L´eccezione sono i proboscidati, che erano differenti e si apprestarono a colonizzare il resto del mondo. Altre teorie suggeriscono che i mutamenti nel clima o nell´ecologia furono invece i responsabili ultimi per l´estinzione di alcune specie, come l´arsinoithere ed il palaeomastondons.

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