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13 Gennaio 2003 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Lavori di scavo: riemerge parte dell'antica via Flaminia
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GUALDO TADINO - Due brevi tratti di pietre calcaree, disposti in modo longitudinale, sono stati scoperti nella pianura gualdese. Il ritrovamento è avvenuto con i lavori di urbanizzazione nell'area industriale nord di Gualdo Tadino. Si è subito pensato ad un collegamento con il selciato dell'antica Via Consolare Flaminia. L'Amministrazione comunale ha predisposto alcuni sondaggi esplorativi che sono stati eseguiti la scorsa settimana alla presenza di un delegato della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria.

"Gli studi - afferma l'assessore ai Lavori pubblici, Marcello Guidubaldi - hanno confermato i nostri sospetti. Quindi si è provveduto a modificare il piano di lavoro così da restituire fin da subito alla collettività alcune parti dell'antica opera viaria recuperate al loro aspetto originale". Il progetto di urbanizzazione non interessava la sede della vecchia Flaminia "e tengo a sottolineare che i reperti non hanno subito alcun danno", continua Guidubaldi, "l'Amministrazione andrà alla ricerca dei finanziamenti necessari per attuare studi di ricerca nel sito storico-archeologico e per massimizzare i lavori di recupero e di tutela".

A partire dal 29 novembre sarà aperto a Gualdo il museo regionale dell'emigrazione, primo in Italia se si esclude quello di San Marino. Contenitore sarà il Palazzo del Podestà con annessa la Torre Civica, quindi in pieno centro storico. Nel museo verrà realizzato un centro di ricerca permanente, un laboratorio didattico per le scuole ed un centro audiovisivo. Gualdo sarà depositaria dell'unica Cineteca nazionale sull'emigrazione, messa insieme grazie ai documenti ed ai cinegiornali concessi in esclusiva da Rai Teche e dalla Televisione della Svizzera Italiana. Il Comune ha affidato la cura del museo all'Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea (Isuc) con il patrocinio del Ministero "Italiani nel mondo" e della Regione.

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