Fossili rinvenuti in una grotta in Romania sono i più antichi specimen relativi ai moderni umani finora trovati in Europa, sostengono gli scienziati.
Uno dei reperti, un osso mandibolare di maschio adulto, è stato datato tra 34, 000 ed i 36, 000 anni or sono.
Gli altri reperti, che includono l´osso facciale di un adolescente, devono ancora essere testati ma si ritiene possano avere un´età simile.
Ciò pone i fossili –di tre differenti individui – in un periodo della storia in cui si ritiene che i moderni umani abbiano diviso il continente con in Neanderthal, i loro ormai estinti cugini ominidi.
Gli autori della scoperta hanno riportato che i fossili mostrerebbero un certo grado d´ibridazione – probabilmente il risultato dell´interbridazione tra i moderni umani ed i Neanderthal, sostengono.
Questa è una posizione che alimenta un acceso dibattito tra gli scienziati, molti dei quali dubitano si sia mai verificata una tale mescolanza di specie diverse. Questi ricercatori si infatti riferiscono agli studi sul DNA secondo i quali i Neanderthal contribuirono poco o niente alla formazione del patrimonio genetico degli umani moderni.
Sviluppo umano.
Le nuove scoperte, effettuate sui Carpazi, offriranno di certo nuovi argomenti.
Il Professor Erik Trinkaus ha dichiarato che i fossili, mostrano alcune sembianze che li differenziano sensibilmente dall´Homo sapiens, e sono davvero primitive in natura, come ad esempio molari particolarmente larghi.
"Sia la mandibola inferiore che quella superiore hanno la stessa forma nei denti della guancia, i denti del giudizio in particolare sono assolutamente grandi. Più grandi di qualsiasi altro esemplare in nostro possesso risalente agli ultimi 200, 000 anni" ha dichiarato Trinkaus.
"La migliore spiegazione che posso addurre è che quando i moderni umani si diffusero fuori dall´Africa, si incrociarono con le popolazioni locali di umani arcaici, inclusi i Neanderthal" ha dichiarato Mary Tileston Hemenway, Professoressa of Antropologia alla Washington University di St Louis, USA.
"Ci mostrano che i primi moderni europei erano considerevolmente meno moderni di quanto noi li avessimo mai considerati, e che una significativa evoluzione umana nel dettaglio dell´anatomia ha avuto luogo da quando si insediarono stabilmente attraverso l´Europa.
Meraviglioso mosaico.
I fossili sono stati scoperti nel Febbraio del 2002 a Pestera cu Oase – tradotto "Grotta delle ossa" da tre scavatori rumeni.
Non si sa come abbiano raggiunto la grotta, ma Trinkaus ha dichiarato che una possibilità è che i primi umani usassero il sito come cimitero, data la disposizione rituale dei corpi umani.
Il modello attualmente più popolare per l´emergere dei moderni umani collega le loro origini all´Africa, entro gli ultimi 200, 000 anni.
Questa teoria sostiene che un´ondata di Homo Sapiens si diffuse attraverso il mondo per rimpiazzare tutte le altre specie simile ad umani, inclusi i Neanderthal.
Alcuni studi molecolari sembrano confutare ogni possibilità di unione tra le due specie – indicando che il nostro ultimo antenato comune esistesse prima che gli stessi Neanderthal si sviluppassero.
"Il problema è che l´intero dibattito si basa su pochissimi specimen" ha commentato il Professor Clive Gamble, del Centro del Regno Unito dell´Archeologia di Origini Umane.
"Gli studi genetici sono piuttosto convincenti, ma abbiamo necessità di più informazioni e ciò rende questi nuovi fossili molto interessanti. Sono sicuro che quello cui ci troveremo davanti si rivelerà un meraviglioso mosaico."
Nel giugno di quest´anno, un altro gruppo di scienziati aveva riportato la scoperta dei più antichi resti umani mai trovati ad Herto, in Etiopia. I teschi erano stati datati a 160, 000 anni or sono.
I precedenti resti più antichi in Europa si datavano a circa 30, 000 anni or sono.
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