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10 Giugno 2003 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Trovata una tomba romana in Libia
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Risonanza internazionale per gli eccezionali ritrovamenti in una tomba romana della fine del II secolo dopo Cristo della campagna di scavi condotta in località Ain Hofra a tre chilometri da Cirene in Libia, dalla professoressa Emanuela Fabbricotti docente di Archeologia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università D'Annunzio. A conferma della validità di una scuola che da anni consente ritrovamenti archeologici di grande interesse, anche in Abruzzo, in particolare nel sito archeologico di Juvanum a Montenerodomo.

Nella campagna di scavi, che dura da anni, sono stati impegnati oltre alla prof. Fabbricotti, la dottoressa Oliva Menozzi, gli studenti Francesca Siciliano, Annarosa Santarelli, Eugenio Di Valerio, Igor Cherstich, Amedeo Ruggieri, Giordano D'Addazio e i geologi Riccardo Salvini, Andrea Ventura e Ivan Caligari.

Da una tomba, appartenente ad una famiglia della ricca società cirenaica, caratterizzata da due livelli, un'entrata monumentale a tre porte, sono venuti alla luce due sarcofagi di grandissimo rilievo, un'urna cineraria, tre statue marmoree di grandezza superiore al naturale e un ritratto femminile. "Troneggiava al centro - raccontano i componenti della missione archeologica - uno splendido sarcofago attico decorato su tutti e quattro i lati con scene di Amazzonomachia e mito degli Argonauti e chiuso in alto da un coperchio a forma di letto sul quale era sdraiata la coppia dei defunti. Sulla parete di fondo vi era una nicchia quadrata che conteneva una statua di un personaggio togato con un vistoso anello nella mano sinistra e che probabilmente rappresentava il capo famiglia. Purtroppo era senza testa ed era caduta in avanti sul sarcofago. Altre due statue, una maschile ed una femminile trovate nella terra di riempimento, erano cadute da due grandi basi quadrate situate lungo le pareti laterali. È stata anche ritrovata una testa femminile con pettinatura elaborata".

Venuto alla luce anche un piccolo sarcofago, con la cassa rotta, ma con il coperchio intero che indicava che la defunta era una bambina, la cui statua con in mano una colomba, era sdraiata sul lettino. Tra le decorazioni del materasso del letto un cavallino a dondolo. Un ritrovamento eccezionale, vista la generale precarietà delle tombe della quattro grandi necropoli della Cirneaica, tutte violate in epoche passate e spesso volutamente distrutte. L'importante scoperta sarà presentata al Congresso internazionale di Archeologia Cirenaica che si terrà a Chieti nel prossimo mese di novembre.