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10 Luglio 2003 PALEONTOLOGIA
The Independent
Out of Africa
tempo di lettura previsto 7 min. circa

Tracce di una massiccia esplosione vulcanica circa 74 000 anni or sono nell´Asia sud-orientale offrono ai ricercatori indizi circa i primi pionieri della storia, come documenta questo articolo di Stephen Oppenheimer.

Molto è stato detto riguardo alla teoria dei "discendenti di Adamo ed Eva", che supporta la nozione secondo cui tutti i moderni umani che vivono oggi discendono da antenati che vissero in Africa entro i passati 200 000 anni. Il recente ritrovamento di uno scheletro in Etiopia, datato 160 000 anni or sono, conferma che la transizione finale tra gli umani anatomicamente pre-moderni e gli umani anatomicamente moderni accadde in Africa. Ma i dettagli e le date dei transiti dei primi esploratori umani non arrivano solo da progressi negli studi di geni e ossa. Tracce di un grande disastro naturale potrebbero permetterci di individuare quando gli umani per la prima volta lasciarono l´Africa.

La scena del disastro è il Lago Toba che oggi è un sito turistico piuttosto popolare presso Sumatra. Toba è il lago più esteso nell´Asia sud-orientale – lungo 100 km e ampio 31 – e, con una profondità di 450 m, è uno dei più profondi del mondo. I turisti potrebbero non sapere che il Toba è anche il più grande cratere attivo di vulcano al mondo. Circa 74 000 anni or sono l´eruzione vulcanica del Toba causò una delle maggiori esplosioni degli ultimi 2 milioni di anni. Questo "mega-bang", che minimizza la storica eruzione del Krakatoa, causò un "inverno nucleare" della durata di sei anni, e lasciò ceneri in un ampio raggio che continuò ad allargarsi in direzione nord-ovest, coprendo il sub continente indiano in un coltre di ceneri di spessore compresa tra uno e tre metri. L´eruzione del Toba è una speciale pietra miliare nel tempo, poiché le ceneri coprirono un´area veramente ampia, che può essere ancora identificata oggigiorno chimicamente.

Nuove evidenze genetiche, mediante l´esame di geni che passano solo dal lato materno, suggeriscono che gli antenati di tutti i non-africani lasciarono l´Africa, come gruppi singoli, passando per Aden, qualcosa come 80 000 anni or sono. Se la data è corretta, i loro discendenti potrebbero avere raggiunto il sud-est dell´Asia ben prima dell´eruzione del Toba, più probabilmente camminando lungo le coste dell´Oceano Indiano. Oggetti di pietra sono stati trovati coperti di ceneri vulcaniche del Toba nel Kota Tampan, penisola Malay. Dobbiamo credere che questa sia la prova tangibile che i moderni umani raggiunsero Sumatra prima dell´esplosione del Toba? O erano gli utensili di una specie umana precedente? Recenti ri-datazioni degli strati di cenere vulcanica a Kota Tampan, dello spessore di parecchi metri, hanno dato luogo ad una straordinaria nuova interpretazione del valore del sito.

Il sito di Kota Tampan con le sue prove di una cultura umana paleolitica, è situato nella Valle di Lenggong, a due terzi di cammino lungo la via che dall´Africa conduce all´Australia. Questa cultura è stata identificata dal ritrovamento di un ampio attrezzo di pietra, modellato solo su un lato. In assenza di resti umani a Kota Tampan, gli archeologi, hanno inizialmente creduto, negli anni ´60, che questi utensili dovessero essere l´opera di una specie umana precedente. Oltretutto non si trattava di attrezzi sofisticati.

Nessuno ha fatto più ricerche sul Kota Tampan, e sulla cultura della Valle di Lenggong, della professoressa e archeologa Zuraina Majid, dell´Università delle Scienza di Penang, Malaysia. Il suo estensivo lavoro in un numero di siti nella Valle del Lenggong suggerisce che il popolo che creò gli strumenti di pietra possa avervi dimorato continuativamente fino a soli 7 000 anni or sono. Se così fosse, ciò implica che gli ovali oggetti di pietra, erano veramente stati fatti dai moderni umani.

Il ritrovamento più noto della professoressa Majid e dal suo gruppo è il cosiddetto "Uomo di Peral" della Valle di Lenggong, 1990. Circondato dalla stessa categoria di utensili di pietra, questo completo scheletro di un moderno umano, è stato datato a circa 10 000 anni or sono. Questa chiara recente associazione della cultura degli utensili di pietra con i moderni umani, sottintende l´argomento che gli strumenti di pietra del Kota Tampan fossero troppo rozzi per essere opera dei moderni umani.

Solo con le recenti ri-datazioni dello strato di ceneri vulcaniche a Kota Tampan, si è finalmente avuta una risposta chiarificatrice. Quando fu datato per la prima volta, alcuni decenni or sono, il risultato diede 31 000 anni di età. Più recentemente, alcuni geologi, incluso colui che lo aveva originariamente datato, hanno convenuto sulla circostanza che le ceneri che ricoprivano l´oggetto appartenessero all´eruzione del Toba di 74 000 anni or sono, e portassero la stessa impronta geochimica delle ceneri del Toba trovate per tutta l´India.

La datazione è fondamentale. Se gli utensili di pietra del Kota Tampan fossero stati fatti dai moderni umani, sarebbero le prove più antiche, precisamente datate, per i moderni umani, fuori dall´Africa. Se pertanto sembra che gli antenati degli australiani lasciarono l´Africa ed arrivarono in Malesia lungo la loro rotta costiera (beachcombing) ben prima della grande esplosione del Toba. Forse importante quanto la precisane della datazione, questa connessione tra oggetti di pietra e ceneri in Malaysia pone i primi colonizzatori Indiani e Pakistani lungo il cammino diretto delle più grandi calamità naturali che mai coinvolsero un essere umano.

E´ difficile vedere come i primi pionieri in India possano essere sopravvissuti. Così, potremo predire una diffusa zona di estinzione dell´umanità in India posta tra l´Asia orientale e occidentale. La popolazione salvatasi dall´estinzione indiana avrebbe aggiunto rami freschi all´albero genetico asiatico con una certa discontinuità tra Oriente e Occidente. Questa previsione è confermata da una profonda divisione genetica tra Est ed Ovest, ancora chiaramente visibile nei dati genetici Asiatici. Malgrado discendano dalla stessa radice comune del singolo esodo, le linee genetiche del ramo materno indiano sono completamente differenti da quelle del Lontano Oriente e la maggior parte di esse differisce significativamente da quelle dell´Occidente.

Un´altra supposizione che possiamo fare, dato lo scenario della colonizzazione dell´Asia prima del Toba, è che le linee genetiche sia all´interno dell´Africa che dell´Asia potrebbero mostrare la stessa stretto collo di bottiglia genetico – bassa diversità seguita da una drammatica espansione – databile attorno a 71 000 anni or sono – e probabilmente gli effetti delle estinzione mondiale risuolanti dal prolungato inverno vulcanico. Questo è infatti il caso, offrendo ulteriori prove che i nostri antenati lasciarono l´Africa prima del grande disastro del Toba.

Ultimo, ma non per importanza, ci sono anche collegamenti genetici presso la Valle del Lenggong con quei primi esploratori usciti dall´Africa. Con i collaboratori in Inghilterra, Italia e Malesia, ho recentemente portato avanti un controllo genetico dei vari gruppi aborigeni che vivono in questa parte della Penisola di Malay. I nostri risultati, che sono appena stati portati a termine, combinati con gli studi dentali, sono conformi alla visione che questi gruppi siano rimasti isolati nelle giungle dell´interno dal tempo del viaggio dall´Africa, e possono essere discesi da alcuni di quei primi autori di utensili di pietra nella Penisola.

Ci si potrebbe chiedere come possa sopravvivere alcun collegamento se i loro antenati furono sepolti dalle ceneri vulcaniche del Toba. Fortunatamente, il Kota Tamtam fu solo al limite orientale della grande caduta di ceneri e vi debbono essere stati sopravvissuti nel resto della Penisola di Malay, che rioccuparono la Valle di Lenggong – portando la torcia dell´umanità fino nell´epoca moderna.

Le prove archeologiche, geografiche e genetiche da questa piccola regione della Malesia aiutano ad individuare i nostri antichi parenti come parte di un singolo piccolo gruppo che lasciò l´Africa circa 80 000 anni or sono e che si spostarono per popolare il resto del pianeta. Così, da una diversità delle prime specie umane che usarono occupare il globo, abbiamo ridotto drammaticamente ad una sola specie di moderni umani che vive ancora oggi..

'Out of Eden: The Peopling of the World' di Stephen Oppenheimer (£18.99) sarà disponibile dal 24 di Luglio.