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16 Giugno 2010 ARCHEOLOGIA
Fadda-Scanu La redazione di La Porta del Tempo
UNA NUOVA PRESTIGIOSA SCUOLA DI RESTAURO
tempo di lettura previsto 3 min. circa

A Barumini, sede della nota reggia nuragica (XIV-XIII secolo a.C., periodo del Bronzo medio), è stata inaugurata la scuola internazionale dedicata allo scavo archeologico e al recupero dei reperti preistorici.

Un´autentica festa quella che ha salutato l´inaugurazione della scuola internazionale di restauro e scavo archeologico. La struttura del centro di livello altamente specializzato di oltre mille metri quadrati sarà un centro di eccellenza nel settore didattico e scientifico. «È importante questo nuovo percorso intrapreso da Barumini, che ha scommesso sulla cultura con la Fondazione creando la più grande azienda sarda del settore con 63 dipendenti. I corsi di formazione e specializzazione per gli studenti nell´unico sito Unesco isolano porteranno ulteriori benefici economici all´intera comunità» esordisce il sindaco Emanuele Lillìu.

Una scuola di alta formazione nata per volontà e unità d´intenti tra varie istituzioni, come sottolinea il 96enne Accademico dei Lincei Giovanni Lillìu, baruminese e scopritore de Su Nuraxi (che molti studiosi definiscono lo Schliemann della civiltà nuragica della Sardegna): «Un´iniziativa prestigiosa che si aggiunge ad altre. Qui troveranno sistemazione i tanti reperti da restaurare provenienti dalla meravigliosa avventura della scoperta del nuraghe (anni ´50 del 1900), che saranno poi esposti nel vicino museo archeologico». Scuola che sarà anche un´attrazione per il turista, in cui si potrà vivere l´emozione diretta del restauro degli oggetti millenari. «Barumini rappresenta con prestigio la Sardegna con i suoi beni archeologici, e noi lavoreremo insieme per valorizzare al meglio la scuola» annuncia Marco Edoardo Minoja, soprintendente ai beni archeologici di Cagliari e Oristano.

Claudio Ricci, sindaco di Assisi e presidente dei siti italiani dell´Unesco, aggiunge: «Sarà una scuola di rilievo regionale ma anche nazionale, e gli oggetti restaurati potranno essere presi ad esempio da altre realtà e da altre scuole». Un particolare elogio arriva da Francesco Cillocu, dirigente dell´Assessorato regionale Enti Locali, ai «piccoli Comuni che possiedono grandi strutture per ospitare grandi scuole come questa». Ora si attendono i docenti dell´Università di Cagliari e di altri prestigiosi atenei italiani, che insegneranno agli studenti la ricerca, lo scavo archeologico e il restauro nelle aule della scuola-laboratorio, che potremmo tranquillamente titolare "Università del restauro". Allo stage parteciperanno i laureati in materie del gruppo umanistico e del gruppo architettura compresa la laurea triennale. Gli studenti verranno coinvolti negli scavi dei siti ancora da scoprire e valorizzare: 31 luoghi più o meno estesi dall´epoca neolitica all´età nuragica, 5 resti dell´età punica e 35 che mostrano i segni della presenza romana-altomedioevale. Il conseguimento del master dà crediti universitari agli studenti – non più di venti per ogni corso che avrà la durata di seicento ore – e la partecipazione è gratuita. La Regione, con l´assessore ai Beni Culturali Maria Lucia Baire, sostiene il progetto: «Qui si è svolto uno sviluppo tematico, un percorso culturale che ha un´importanza fondamentale. Perciò è una necessità formare i giovani nei beni culturali. E noi saremo presenti». Un´ulteriore opportunità per il notissimo centro della Sardegna divenuto famoso nel mondo per la Reggia nuragica, scoperta e valorizzata dal prof. Giovanni Lillìu, monumento che dal 1997 è Patrimonio Mondiale dell´Umanità.