sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
6 Maggio 2010 ARCHEOLOGIA
Giovanna Dall'Ongaro galileonet.it
Quei dipinti che non vedremo mai
tempo di lettura previsto 1 min. circa

Accontentiamoci di vederli in fotografia. Perché i dipinti che adornano le pareti delle tombe neolitiche della valle di Bonorva (Sassari) in Sardegna resteranno sepolti sotto uno spesso strato terra fino a data da destinarsi. Così ha deciso la Sovrintendenza per i Beni Archeologici di Nuoro e Sassari dopo avere finanziato una campagna di scavi durata più di due anni e guidata dall´archeologo Francesco Sartor. Non è una prassi nuova per l'isola. Stesso destino hanno avuto nuraghi, domus de janas, pozzi sacri sparsi un po' in tutto il territorio e altri ritrovamenti nella stessa zona. Un'area di 700 ettari denominata Tenuta Mariani che costeggia il Rio Santa Lucia nelle vicinanze del famoso sito archeologico di Sant'Andrea Priu.

GALLERIA: http://www.flickr.com/photos/34146259@N04/sets/72157623962025042/show/

E' questo, secondo la Sovrintendenza, il sistema migliore e forse l'unico praticabile per tutelare rinvenimenti archeologici eccezionali come la "Tomba n. 7 di Sa Pala Larga. Che appare completamente dipinta, con sette spirali rosso e ocra che si rincorrono lungo le pareti per quasi un metro e il soffitto decorato in blu e bianco e con un motivo a scacchiera. A rivelarlo fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori è stato il gestore di un agriturismo della zona, Antonello Porcu, che ha fotografato l´interno della tomba prima che l´accesso fosse richiuso con un pietrone e coperto di terra. Le immagini che qui vi proponiamo sono state pubblicate su www.stonepages.com, il portale dedicato ai siti megaliti curato da Paola Arosio e Diego Meozzi. I due giornalisti hanno anche lanciato un appello per convincere la Sovrintendenza (sul sito l'indirizzo a cui inviare le proteste) a intervenire attivamente nella conservazione del sito – minacciato, secondo alcune segnalazioni, da infiltrazioni salmastre – e a renderlo fruibile al pubblico.