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10 Gennaio 2002 PALEONTOLOGIA
EDP24
L´uomo moderno ha radici africane
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Cape Town- Artefatti d´ocra ritrovati nelle grotte di Blombos presso Stilbaai, sulla costa del Capo, indicano che l´uomo moderno è originario dell´Africa e non dell´Europa come precedentemente ritenuto.

La scoperta dei pezzi d´ocra intagliati e oggetti d´osso finemente lavorati, offrono la prova che l´abilità cognitiva, considerata connaturale al comportamento del moderno umano, era già presente negli umani che vivevano nell´area quasi 70.000 anni or sono.

"Sappiamo che la razza umana ha avuto origine in Africa 150 000 anni or sono. In fatti, tutti gli uomini che vivono oggi, derivano da questi primi uomini" riferisce alla stampa il Dottor Chris S Hensilwood, del Museo Sud Africano, che ha guidato le operazioni di ricerca a Blombos.

"L´uomo ha cominciato a lasciare l´Africa tra 50 000 e 70 000 anni or sono, movendosi verso l´Europa occidentale, l´Australia e simili. Ma la questione che ancora si ripropone è dove il moderno umano si sia sviluppato come specie autonoma" dice Hensilwood.

Fino ad ora si riteneva che gli umani provenienti dall´Africa, fossero anatomicamente moderni, ma che rimanessero non-moderni a livello comportamentale, fino a circa 40 000 o 50 0000 anni or sono, quando improvvisamente mutarono e si spostarono verso l´Europa ed altri luoghi.

La scoperta a Blombos indica che i popoli in Africa possedevano alcune importanti caratteristiche del moderno comportamento umano.

"In Europa [moderni] si trovavano moderni umani già a partire di 30 000 anni or sono. Prove di ciò possono essere trovate nell´arte rupestre in Francia [a Lascaux] e Spagna [ad Altamira] così come ornamenti di tipo personale, oggetti d´osso, ecc." spiga Hensilwood.

La scoperta di Blombos modifica sostanzialmente questa visuale, perché "qui abbiamo prove di moderni esseri umani databili 40 000 anni prima di quando si spostarono a vivere in Europa".

"Quando i popoli lasciarono l´Africa da 50 000 a 70 000 anni or sono, erano umani già moderni, non solo dal punto di vista anatomico, ma anche comportamentale.

La maggior parte dei 28 attrezzi d´osso scoperti era probabilmente utilizzata per forare il cuoio, ma mostra un livello di abilità artigianale ed attenzione ai dettagli che indica che li ha fatti aveva già compiuto molta parte del cammino verso la modernità".

"Gli oggetti erano realizzati seguendo standard non necessari per l´uso comune" dice Hensilwood.

I pezzi di ocra non sono stati ancora datati, ma gli archeologi datano i depositi attorno e sui pezzi tramite il processo della termoluminescenza.

"I depositi sono costituiti della sabbia che soffiava nella grotta e si depositò su essa dopo la partenza degli umani" spiega Hensilwood. La sabbia è stata accuratamente datata a 70 000 anni. Pietre bruciate da fuochi residui prossimi al ritrovamento sono state datate a 77 000 anni.

Hensilwood si recò a Blombos per la prima volta nel 1990 quando fece la scoperta delle grotte e registrò un numeri di siti per gli scavi.

"Non possiamo ancora dire cosa si trovasse nella grotta a quel tempo" ammette. Nel 1999 gli scavi cominciarono a Blombos e fu trovato il primo pezzo d´ocra. Il secondo è stato trovato un anno dopo.

Il ritrovamento di un gruppo di archeologi cambierà completamente la teoria dell´esistenza dell´uomo moderno. Per la prima volta vi sono prove che il sud dell´Africa non è solo il luogo di nascita dell´uomo, ma anche il luogo di nascita del moderno genere umano.

I ritrovamenti effettuati dal gruppo di archeologi saranno pubblicati dalla rivista Science.