Secondo quanto suggerisce un nuovo studio, il mestiere della levatrice potrebbe essere antico quanto l´umanità. I cambiamenti nel canale della nascita non appena le nostre lontane antenate cominciarono a muovere verso una postura eretta, insieme con un aumento della massa cranica, hanno reso la nascita più difficile e l´assistenza allo stesso tempo utile e rassicurante.
"Gli esseri umani sono l´unica specie di primate che regolarmente cerca aiuto e assistenza nelle fasi di travaglio e parto" riferiscono su Scientific American, Karen Rosenberg e Wenda Trevathan. "Quando e perché le nostre antenate hanno abbandonato il loro costume solitario e non-assistito?" Anche se nei fatti è risaputo da tempo che l´apertura pelvica è limitata dalla posizione eretta, "solo recentemente gli antropologi hanno iniziato a realizzare che i complessi giri su se stesso che il bambino compie nel corso del viaggio attraverso il canale della nascita, ha preoccupato gli umani per almeno 100.000 anni. Gli indizi fossili indicano che l´anatomia, non solo la nostra natura sociale, ha condotto le madri umane a chiedere aiuto nel corso del parto".
Il canale della nascita è poco più largo della testa del bambino, e cambia la sua forma in sezione trasversale; mentre l´uscita dall´utero è più ampia da lato a lato, e così il bambino, a mezza via lungo l´asse più lungo, scivola in posizione fronte-retro. "Questo significa che deve andare incontro ad una serie di giravolte affinché la testa e le spalle, le due parti del corpo dalle dimensioni più larghe, siano allineate alla dimensione più larga nel canale della nascita", notano il Dr. Rosenberg ed il Dr. Trevathan. "Questo viaggio rende la nascita dell´uomo difficile e rischiosa per la grande maggioranza di madri e figli."
Le nostre lontane antenate, come le scimmie, non avevano questo problema: le scimmie hanno un canale della nascita di forma costante, ed il nuovo nato emerge fronte avanti, così che la mamma lo può afferrare e perfino attaccarlo subito al seno. I cambiamenti nella pelvi umana, connessi all´adozione della posizione eretta, comportano che la maggior parte dei bambini si presenti all´atto della nascita in posizione fronte-retro e la madre trovi difficile farlo nascere da sola.
Alcune forme di assistenza sono quasi universali nella cultura umana, dicono gli autori; esaminando le dimensioni relative delle aperture pelviche e stimando quelle del cranio di un infante degli antichi ominidi, è possibile stimare quando questa è divenuta, allo stesso tempo, gradita e necessaria per salvare la vita. Perfino ai tempi di "Lucy", lo scheletro parziale di australopiteco di 3.75 milioni di anni or sono, trovato in Etiopia, il canale della nascita era già diverso da quello degli altri primati, ed i figli di Lucy avrebbero similmente dovuto compiere le suddette "giravolte". Sarebbero potuti emergere fronte avanti, ma anche fronte-retro, secondo i ricercatori, e nel secondo caso "la madre australopiteca, come i moderni umani, avrebbe certo tratto beneficio di qualche tipo di assistenza."
I fossili più recenti dei passati 300.000 anni sostengono l´idea che cambiamenti ulteriori nell´anatomia pelvica siano correlati con l´accrescimento della dimensione del cranio, e che un canale della nascita essenzialmente moderno si sviluppò almeno 280.000 anni or sono, come verificato nelle ossa pelviche da Jinniushan in Cina ed anche in quelle di circa 200.000 anni da Atapuerca in Spagna.
La selezione naturale avrebbe favorito l´insorgere delle emozioni di paura ed ansietà, poiché coloro che le avevano provate, avrebbero cercato sostegno presso altri, e ciò avrebbe contemporaneamente accentuato la loro, innescando una sorta di reazione a catena. "Le donne moderne nel dare la vita hanno una doppia eredità evoluzionistica: la necessità di un sostegno allo stesso tempo fisico ed emozionale. E questa necessità potrebbe bene essere antica come la stessa umanità" concludono il Dr. Rosenberg ed il Dr. Trevathan.
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