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19 Marzo 2010 ARCHEOLOGIA
aezio ilfattostorico.com
La regina Behenu
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I Testi della piramide
Il sarcofago
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A el-Shawaf, Saqqara, gli scavi di un team di archeologi francesi hanno portato alla luce la camera ardente (10 x 5 metri) della regina della VI dinastia Behenu, moglie di Pepi I (Merytawy) o di Pepi II (Netjerkhau). È stata scoperta rimuovendo la sabbia dalla piramide di Behenu.

Sebbene la camera sia molto danneggiata, e la mummia della regina distrutta, sono stati trovati due muri interni che portano incisi geroglifici conosciuti come Testi della piramide.

Questi testi erano largamente usati nelle tombe reali – sia incisi sui muri che sui sarcofagi – durante la V e la VI dinastia (2465-2150 a.C. circa). Fondamentalmente erano delle preghiere speciali per proteggere i morti, rianimare i loro corpi dopo la morte e aiutarli ad ascendere al cielo.

Philippe Collombert, a capo del progetto, aggiunge: "È un sarcofago di granito ben preservato, con incisi i diversi titoli della regina, ma non dice niente riguardo l´identità di suo marito".

La spedizione francese sta lavorando alla necropoli di Pepi I a Saqqara, dove dal 2007 ha già scoperto i 25 metri della piramide di Behenu e frammenti di Testi della piramide.

Dall´inizio del progetto nel 1989, la squadra di Collombert aveva già localizzato sei piramidi appartenute a regine dei regni di Pepi I e Pepi II. Sono state attribuite alle regine Inenek, Nubunet, Meretites II, Ankhespepy III, Miha e una ancora non identificata. Di queste, solo una porta dei testi religiosi sui muri.

L´egittologo James P. Allen ha tradotto parte dei geroglifici trovati nella camera ardente della regina d´Egitto Behenu scoperta questa settimana.

Secondo la sua traduzione, durante il funerale vennero offerti alla regina una pagnotta e un boccale di birra.

Conosciuti come Testi della piramide, questi geroglifici rappresentano il più antico corpo di scritti religiosi egizi ed erano ampiamente in uso nelle tombe reali durante la V e VI dinastia.

Allen, autore de "The Ancient Egyptian Pyramid Texts, Writings from the Ancient World", dice:

"L´immagine mostra testi di ciò che è noto come l´Offerta rituale (Offering Ritual), che è sempre inciso sul muro settentrionale della camera ardente nelle piramidi dell´Antico regno (convenzionalmente il periodo che va dalla III alla VI dinastia; 2686 – 2134 a.C.)".

Come tutti i rituali, anche questo è in seconda persona, e veniva originariamente recitato da un sacerdote, probabilmente al funerale. C´è scritto:

Recitazione: Osiride Behenu, accetta l´Occhio di Horo (o Ra, Horus´s Eye): ´portalo´ (gather it) alla tua bocca.

Presentazione, 4 volte.

1 pagnotta e 1 boccale di birra.

L´offerta è solitamente chiamata "Occhio di Horo", riferendosi alla mitica lotta nella quale l´occhio del dio-falco Horo venne staccato dal suo avversario Seth, e poi restituito.

Allen conclude: "Questo rituale è ben attestato in altre piramidi, perciò, da quello che posso vedere, il testo di Behenu non aggiunge molto di nuovo. Ma i geroglifici sono incisi bene, e aggiunge alla nostra conoscenza come i testi venissero usati, e per chi, nell´Antico regno".