Il mammut lanoso è la star dei mammiferi dell´Era Glaciale. E´ stato immortalato in pitture rupestri e incisioni dell´età della Pietra e nelle mostre ai musei come la quintessenza dell´animale dell´Era Glaciale.
Ma come ha potuto quest´icona dell´Era glaciale svilupparsi da una specie africana tipo-elefante, ed acclimatarsi ad un habitat strettamente localizzato nelle zone Artiche?
Due ricercatori hanno studiato i dati sui fossili dei mammut europei e siberiani, e hanno tracciato il cammino dell´evoluzione del mammut lanoso. La ricerca ha sollevato non poche questioni circa le correnti teorie evoluzionistiche.
"I nostri studi hanno dimostrato che l´origine e l´evoluzione dei mammut non è semplice quanto molti credevano fino ad ora" riferisce Andrei Sher, un paleontologo dell´Istituto di Ecologia ed Evoluzione di Mosca. "Il punto è scoprire quanto più complicata sia stata l´evoluzione".
L´evoluzione dei mammut lanosi in Europa non è stata solo una risposta locale ai mutamenti ambientali, ma ha anche coinvolto una complessa interazione con le popolazioni settentrionali dalla Siberia.
Adrian Lister, un paleontologo all´University College di Londra, ha collaborato agli studi: -"Con il mammut lanoso" ha detto "abbiamo un esempio di specie elefanti che viveva in un clima tropicale, e che è poi evoluta in una specie di pelosi animali dell´Era glaciale, stanziati nel lontano Nord".
Lister ha riferito che lui e Sher hanno condotto lo studio perché interessati a scoprire come si svilupparono le nuove specie. "Per porla in termini più semplici, ci chiediamo: i cambiamenti evoluzionistici si sono verificati come scoppi in aree locali, e si sono quindi diffusi alle altre zone, o sono forse avvenuti come incrementi nel tempo, con le specie che, nello stesso modo, progredivano ovunque?"
I primi mammut conosciuti ebbero origine nel sud e nell´est dell´Africa, attorno a quattro milioni di anni fa. Migrarono poi verso nord e si dispersero ampiamente attraverso l´Eurasia, dall´Europa occidentale alla Siberia. Quindi affrontarono tre diversi stadi in Europa.
Gli antenati dei mammut, Mammuthus meridionalis, vagarono per l´Europa durante il tardo Pliocene e all´inizio del Pleistocene, da circa 2.6 milioni a 700.000 anni or sono.
Il mammut delle steppe, M. trogontherii, visse da 700.000 a 500.000 anni or sono. Ebbe probabilmente come successore il mammut lanoso, M.primigenius, che visse da circa 350.000 a 10.000 anni or sono, quando la maggior parte di essi si estinse.
Ai due intervalli della maggiore transizione –dall´antenato al mammut delle steppe, e dal mammut delle steppe al mammut lanoso- entrambe le specie esistettero allo stesso tempo.
I mutamenti evoluzionistici distintivi spesso possono essere collegati a percorsi di nutrimento, così Lister e Sher hanno cercato mutamenti evoluzionistici nei crani fossili e denti dei mammut.
Non appena i mammut evolsero dal primo antenato al mammut delle steppe e poi alle forme lanose, i crani e gli arti divennero progressivamente più corti e più alti e l´altezza delle corone dei molari crebbe.
Gli scienziati ritengono che tali mutamenti si verificarono per uno scivolamento nella dieta, dalle foglie soffici di un habitat boscoso alle erbe coriacee che si svilupparono non appena il clima divenne progressivamente più freddo durante il periodo della glaciazioni.
Dopo aver stabilito la sequenza evoluzionistica dei mammut in Europa, Sher e Lister hanno comparato le loro scoperte con i dati fossili raccolti in Siberia. I fossili siberiani mostrano mutamenti morfologici simili a quelli trovati in Europa, ma le nuove forme in Siberia si verificarono molto prima di quanto non accadde in Europa.
"E´ da tempo risaputo che i mammiferi siberiani vivevano in condizioni proibitive, tra i ghiacci eterni delle alte latitudini qualcosa come due milioni di anni fa" ha detto Sher. "Dovettero adattarsi al clima artico molto prima degli altri animali in Europa." Ma non appena l´Europa affrontò il periodo delle glaciazioni, l´habitat degli animali del nord si allargò indefinitamente. Poterono migrare verso sud dalla Siberia in Europa, ed iniziarono una co-abitazione con i loro cugini europei.
I mammut europei prosperarono poiché si adattarono meglio al freddo ed ai cambiamenti nella dieta. "Essi rimpiazzarono interamente le forme antenate o si verificò una contaminazione o un´ibridazione, con la forma siberiana che iniziò a predominare" ha riferito Lister.
"Quel che possiamo dire"ha aggiunto "è che ci furono lunghi periodi relativamente privi di cambiamenti, intervallati da tempi di cambiamenti rapidi, e questi si verificarono in risposta alle variazioni nel clima e dalle migrazioni dalla Siberia".
Lo studio di Sher e Lister è il primo a stabilire una tale dettagliata sequenza fossile per un grande animale terrestre."La catalogazione di dati fossili per il mammut lanoso è piuttosto ampia, estesa sia attraverso il tempo che in termini geografici" ha riferito Lister.
Tali dati, combinati con le raffinate tecniche di datazione, hanno mostrato che quello che inizialmente sembrava un mutamento graduale in un lungo periodo di tempo è stato in realtà molto più complesso.
"Siamo ora arrivati al punto in cui possiamo osservare da vicino le origini della specie, che poi è il titolo del libro di Darwin." Dice Lister. "Darwin ha offerto lo sfondo essenziale per riflettere sull´evoluzione, ma ora possiamo realizzare un ritratto dettagliato della stessa".
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