sei in Home > Paleontologia > News > Dettaglio News
12 Febbraio 2010 PALEONTOLOGIA
CARLO GRANDE La Stampa
Il dinosauro che vestiva piume arancioni
FOTOGALLERY
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Un dinosauro con le piume arancioni: sembra uscito dal Manuale di zoologia fantastica di Borges o dalla fantasia di Gianni Rodari, invece è proprio il colore che aveva il Sinosauropteryx, esemplare del quale è stato trovato un fossile nella provincia cinese del Liaoning, nel Nord del Paese.

E´ un animale vissuto 125 milioni di anni fa, ha detto il team anglo-cinese che ne ha dato notizia sul sito della rivista «Nature»: era grande più o meno come un tacchino ed era carnivoro; si nutriva soprattutto di lucertole e di altre piccole prede. Aveva una specie di criniera sulla testa e sul dorso e la coda a strisce color ruggine e bianche.

La scoperta è importante, perché la presenza delle piume (simili a setole) potrebbe essere decisiva per fornire solide basi a una teoria tanto antica quanto mai provata: che gli uccelli discendono dai dinosauri, ovvero dai «Teropodi», gruppo di piccoli dinosauri carnivori cui Sinosauropteryx apparteneva. Le piume, nel suo caso, erano color ruggine, per essere più precisi (e raffinati) color zenzero. Oggi ovviamente il colore non si distingue più, ma gli scienziati lo hanno dedotto studiando i «melanosomi», strutture microscopiche ancora osservabili al microscopio elettronico, che contengono la melanina, il pigmento che determina il colore dei capelli e dei peli.

I melanosomi hanno forma differente a seconda che producano il nero (sono più allungati) o il rossastro, nel qual caso sono più tondeggianti. Gli scienziati avevano cominciato a studiare i fossili straordinariamente completi di un uccello trovato anch´esso in quell´area (il Confuciusornis, vissuto durante il Cretaceo), scoprendo che aveva entrambi i tipi di melanosomi. Quando hanno rivolto l´attenzione al Sinosauropteryx hanno scoperto che nelle setole aveva melanosomi tondeggianti.

«Qualcuno ci ha criticato – ha spiegato Mike Benton dell´università di Bristol, che coordina la ricerca – dicendo che le strutture coperte di spine che abbiamo trovato potrebbero essere tessuto connettivo tagliuzzato. Ma la scoperta dei melanosomi dimostra che alcuni dinosauri erano piumati. Se si fosse trattato di pliche della pelle – ha aggiunto – o di tessuto connettivo, non avrebbero avuto dei melanosomi». La scoperta, aggiunge, contribuisce a risolvere anche un dibattito di vecchia data, quello sullo sviluppo e sulla funzione originale delle piume: «Ci si chiedeva se fossero nate come strutture di volo - ha detto Benton - per l'isolamento termico o come display colorato. Ora sappiamo che è quest'ultima la loro funzione originaria: avevano uno scopo ornamentale. Solo più tardi le piume sono diventate utili per il volo».

La scoperta dei ricercatori dell'università di Bristol, dell'Istituto di paleontologia e paleoantropologia di Pechino, dell'University College Dublin e della britannica Open University ha emozionato molti studiosi: il paleontologo bavarese Richard Butler ha detto che si potrà cominciare a lavorare per ricostruire i tipi di colore in alcune specie di dinosauro e per iniziare a capire come quei modelli di colore possano funzionare da camuffamento o ornamento. Le proto-piume, dicono altri paleontologi, sono una caratteristica ereditata da un animale vissuto presumibilmente 200 milioni di anni fa.

Molti dei ritrovamenti di «dinosauri piumati» avvengono nella provincia del Liaoning, grazie alle particolari condizioni geologiche: i contadini scavano migliaia di buche, alla ricerca dei fossili, sperando di essere fortunati come il collega che trovò il primo Sinosauropteryx nel 1996.

Magari li sognano di notte, come sembra far credere il più enigmatico e breve dei racconti, quello di Augusto Monterroso, che venne apprezzato da Calvino e Garcia Marquez: «Quando si svegliò – diceva - il dinosauro era ancora lì». Magari arancione. Ma è impossibile, perché i dinosauri vissero molto prima che comparisse l´uomo sulla Terra.