Chiaramente, gli antichi Egizi non sapevano nulla dell'avvelenamento da piombo. Il loro trucco per gli occhi ne era pieno. Anche se oggi sappiamo che il piombo può causare danni al cervello e gli aborti, gli Egiziani credevano che i cosmetici a base proteggessero contro le malattie degli occhi. Ora, una nuova ricerca suggerisce che essi potessero avere ragione.
Lavori precedenti indicano che gli Egiziani aggiungevano piombo ai loro cosmetici di proposito. Quando l'analista chimico Philippe Walter e i suoi colleghi del CNRS e del Museo del Louvre di Parigi hanno analizzato la composizione di diversi campioni del famoso trucco nero per gli occhi degli antichi Egizi, nella raccolta del Louvre, hanno identificato due tipi di sale di piombo non si trovano in natura. Ciò significa che gli antichi Egizi li dovevano sintetizzare. Ma fare il sale di piombo è un difficile, delicato processo che richiede settimane di lavoro - e, a differenza di altri comuni componenti del trucco, i sali non sono lucidi. E allora perché si davano tanto fastidio?
Antichi manoscritti hanno fornito un indizio agli scienziati. Si scopre che in quei tempi si facevano i sali di piombo per usarli come trattamenti per le malattie degli occhi, cicatrici e macchie. Quando Walter ha parlato dei propri risultati all'analista chimico Christian Amatore della Ecole Normale Supérieure di Parigi, Amatore disse di esserne stato stupito, perché oggi si sa che il piombo ha effetti tossici.
Per vedere se l'iniziativa potesse conferire benefici per la salute, Amatore, Walter, e i colleghi hanno aggiunto sali di piombo alle cellule della pelle umana chiamata cheratinociti, coltivate in laboratorio. I ricercatori hanno ipotizzato che i sali potessero ridurre le cellule e far produrre loro perossido di idrogeno, ossido di azoto e altri composti coinvolti nella risposta immunitaria dell'organismo. E, infatti, le cellule trattate con il piombo hanno cominciato a erogare più ossido di azoto che ha permesso un controllo delle cellule stesse, come il gruppo riferisce online in Analytical Chemistry.
Amatore dice che l'ossido nitrico stimola una serie di processi biochimici nel corpo che invia, in ultima analisi, le cellule immunitarie, i macrofagi al sito di infezione, per inghiottire gli organismi invasori. Questo probabilmente è ciò che non accade nei cheratinociti, dice Olivier Martin, immunologo della McGill University di Montreal, in Canada, che non è stato coinvolto nello studio. E' improbabile che i macrofagi o altre cellule immunitarie escano dal corpo attraverso la pelle per combattere gli agenti infettivi in superficie, egli osserva. Invece, l'ossido di azoto rilasciato dai cheratinociti potrebbe uccidere direttamente i batteri che causano malattie negli occhi, sulla pelle o vicino all'occhio, abbattendo la struttura di un batterio o di DNA. Un altro scenario plausibile, afferma Olivier, è che esso possa direttamente stimolare le cellule immunitarie già presenti nella palpebra.
Questo potenziale beneficio del piombo è in contrasto con tutto ciò che sappiamo sulla sostanza, ma potrebbe adattarsi al modello di ormesi, dice Jennifer Weuve, epidemiologa del Rush University Medical Center a Chicago, Illinois. "La premessa dietro ormesi è che, per talune esposizioni, ci potrebbe essere una finestra in cui l'esposizione è dannosa, ma anche situazioni in cui è utile", spiega.
Ancora, Weuve mette in guardia contro l'aggiunta di piombo ai moderni eyeliner per il trucco. L'uomo moderno vive molto più a lungo degli antichi Egizi - molti dei quali sono morti intorno all'età di 30 anni - e il pericolo di prolungata esposizione al piombo è superiore agli eventuali benefici antimicrobici, dice lei. Infatti, l'uso da parte degli antichi egiziani del loro eyeliner sarebbe stato controproducente per loro se fossero vissuti abbastanza a lungo, osserva, perché una lunga esposizione al piombo può aumentare il rischio di sviluppare cataratte.
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