Cosenza - ''Grazie allo strumento delle rogatorie internazionali sono rientrati in Italia molti reperti archeologici, tanti Paesi hanno ormai armonizzato la legislazione in materia''. Lo ha detto il capitano Raffaele Giovinazzo, comandante del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale della Calabria, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Cosenza per presentare i risultati dell'operazione ''Archeoweb Calabria''.

Rilevante nell'indagine e' infatti il rapporto commerciale di reperti archeologici tra l'Italia e l'estero. ''Le indagini sono cambiate -ha spiegato Giovinazzo- dal contrasto agli scavi illegali sul territorio che ci consentiva di bloccare il tombarolo adesso si e' passati al contrasto della cessione via internet, inseguendo i flussi che arrivano fino ala Svizzera, porto franco per venditori e collezionisti''.