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6 Maggio 2009 PALEONTOLOGIA
galileonet.it
Il parto doloroso dei Neanderthal
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A quanto pare partorire con difficoltà e dolore è una prerogativa delle femmine del genere Homo. L'ampiezza del canale del parto dei Neanderthal, infatti, era simile a quella tipica dei Sapiens Sapiens, cioè delle donne contemporanee. Lo dimostra uno studio della University of California di Davis e del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, che ha ricostruito, a partire da alcuni frammenti fossili, il bacino di un esemplare vecchio di oltre 60mila anni, rivenuto tra il 1929 e il 1934 nel sito di Mugharet et-Tabun in Israele.

I ricercatori hanno dovuto lavorare su un numero esiguo di frammenti: le ossa del bacino sono molto fragili e non resistono facilmente allo scorrere del tempo. Così hanno deciso di simulare al computer i pezzi mancanti e di confrontare la loro ricostruzione con reperti di genere Homo più recenti e con un campione di oltre cento donne viventi. Alla luce dei risultati sembra quindi che la posizione eretta faccia la differenza: negli altri primati, infatti, sia quelli grandi (scimpanzé, gorilla e oranghi) sia quelli piccoli (tutte le altre scimmie), il canale del parto è generalmente più grande del feto. E quindi si presume che il parto avvenga senza particolare sforzo.

I ricercatori statunitensi hanno così osservato che tra i neandertaliani non vi erano differenze di genere nelle ossa del bacino - come ci sono invece tra uomini e donne moderni - e che in generale le dimensioni del bacino erano più ridotte allora rispetto a oggi. Inoltre hanno scoperto che, mentre nel canale del parto di una donna moderna l´indice apertura anteroposteriore è maggiore di quello trasversale per cui il bambino deve nascere di fianco, nelle femmine di Neanderthal l´apertura trasversale era quella più ampia. Questo indica che il meccanismo di nascita delle neandertaliane era più semplice e non prevedeva, come negli umani, la rotazione del feto all'interno del canale.

Il motivo di questa differenza non è ancora chiaro. "Una possibile spiegazione", raccontano i ricercatori, "è che quando il bisogno di dissipare calore nelle popolazioni che vivevano in Africa centrale ha favorito un bacino più stretto e quando la grandezza del cervello è aumentata nel Pleistocene medio, la selezione naturale ha premiato una soluzione che permettesse di partorire senza necessità di allargare il bacino: un canale del parto con un apertura di uscita ampia in senso anteroposteriore".