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4 Febbraio 2009 SCIENZA
scienze.tv
I primitivi facevano concerti nelle grotte
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PARIGI, Francia - Immaginate la Terra migliaia di anni fa. E quegli uomini primitivi che si riunivano la sera nelle caverne, davanti alla luce tremoltante di un fuoco. Ebbene, secondo uno studio dell'Università di Parigi, in quelle occasioni gli antenati dell'uomo cantavano e suonavano.

La conclusione si basa su una ricerca effettuata sulle decorazioni rupestri realizzate, non a caso, sulle pareti dove l'acustica era migliore Le cavità dove ancora oggi si possono ammirare scene di caccia e raffigurazioni di animali sarebbero state dunque le prime sale da concerto.

Lo studio di Iegor Reznikoff stabilirebbe un nesso fra le caratteristiche delle grotte e i rituali che si svolgevano in esse, pitture rupestri comprese, aprendo uno squarcio sugli stili di vita dell'epoca.

Reznikoff, specialista nello studio delle caratteristiche acustiche degli edifici antichi, spiega: "La prima volta che mi è capitato di entrare in una caverna - ha detto a Discovery News - ho controllato la risonanza in più punti e la domanda è sorta velocemente: c'è una relazione con la posizione delle pitture?".

Lo scienziato quindi si è recato nelle più note grotte francesi, da Niaux a Arcy-sur-Cure. Sul posto ha condotto test per individuare dove si trovassero le zone con migliore eco e propagazione del suono. Ebbene, stando alle rilevazioni, la maggior parte delle opere d'arte preistorica si trovano in cavità ottime per il canto e i "concerti". Mentre in zone dall'acustica impossibile, i primitivi tracciavano delle linee rosse.

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