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15 Gennaio 2009 ARCHEOLOGIA
MARK STEVENSON AP online (The Associated Press)
Le teste giganti di pietra degli Olmechi, in Messico, danneggiate dai rituali d´una setta
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Città del Messico – Le autorità hanno rivelato lunedì scorso che il giorno precedente (domenica 11 gennaio) una setta che svolgeva una cerimonia rituale ha cosparso di succo d´uva, olio ed altri liquidi quattro gigantesche teste di pietra, scolpite dall´antico popolo degli Olmechi, insieme a diciannove altri graffiti dello stesso popolo, causando gravi danni ad alcune delle testimonianze archeologiche più rilevanti dell´antico Messico.

L´Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico ha detto che gli esperti cercheranno di rimuovere le macchie dalla pietra porosa, con solventi speciali, ma temono che il trattamento sia lungo, costoso e delicato.

Due persone sono state arrestata per i danni provocati alle sculture pre-ispaniche, che si trovano nel parco di La Venta, Stato di Tabasco, sulla costa del Golfo del Messico. Non sono stati resi pubblici i particolari dei riti compiuti intorno alle teste. Le dichiarazioni ufficiali sono che "L´atto è stato compiuto, a quanto sembra, in nome di un rituale, una sorta di ´cerimonia´ che prevedeva l´aspersione di succo d´uva, d´acqua salate e d´altre sostanze sulle teste, su una tomba, altari ed altri reperti archeologici".

Gli oggetti si trovano in un parco all´aria aperta, dove è stata riprodotta la regione di foresta in cui la cultura Olmeca fioeì, circa 3200 anni fa. Infatti la regione dei ritrovamenti è stata irrimediabilmente massacrata dall´apertura dei pozzi petroliferi, dopo la scoperta dell´"oro nero" nella regione.

Gli Olmechi sono spesso ritenuti la "cultura madre" dell´America Centrale, prima dei Maya e degli Aztechi, e le enigmatiche teste di pietra sono, per alcuni, ritratti di capi africani che attraversarono l´Oceano Atlantico in un´epoca remota.

Le teste sembrano coperte da elmi, ne sono state trovate in tutto diciassette, negli stati di Tabasco e di Veracruz. Sono tutt diverse l´una dall´altra, misurano da 1, 50 a 3, 40 metri d´altezza e le più grandi pesano da 25 a 55 tonnellate.

Gli Aztechi e i Maya praticavano sacrifici umani con spargimento di sangue delle vittime. Lo spargimento di succo d´uva, d´olio e di sostanze simili sulle statue non fa parte di nessun rituale conosciuto delle società pre-ispaniche. Il succo d´uva è fortemente corrosivo, per gli zuccheri che contiene, ed è difficilissimo liberare da esso una superficie di pietra porosa.

Il parco sarà ora chiuso, sino al completamento del restauro delle statue. Si prevede che i lavori di ripristino costeranno almeno 300.000 pesos messicani (20.000 euro).

L´incidente è accaduto proprio mentre si sviluppava il dibattito sulla protezione dei beni archeologici dai danni causati dai vandali. Un progetto prevede l´illuminazione notturna delle grandi piramidi di Teotihuacan, alla periferia di Città del Messico, ma è stato ostacolato dalle critiche dei gruppi tradizionalisti, che temono che le piramidi possano essere danneggiate dai fori necessari per l´installazione dell´impianto elettrico.