sei in Home > Storia > News > Dettaglio News
7 Luglio 2007 STORIA
The Guardian
DNA RIVELA IL TIEPIDO PASSATO DELLA GROENLANDIA
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Gli scienziati hanno scoperto che negli ultimi milioni di anni, il sud della Groenlandia era più tiepido di quanto ritenuto in precedenza, e perfino coperto di foreste lussureggianti; e la scoperta suggerisce che i suoi fogli di ghiaccio potrebbero essere molto più stabili di quanto precedentemente creduto, perfino in presenza dell´innalzamento della temperatura globale.

Un´analisi di DNA trovato in campioni di ghiaccio ritrovati ad una profondità di più di 2km nel sud della Groenlandia, e datati tra 450, 000 e 800, 000 anni or sono, hanno mostrato una che sorprendente varietà di piante ed insetti era presente a quel tempo.

Vi erano alberi come ontani, abeti rossi, pini e membri della famiglia dei tassi; invertebrati simili a scarafaggi, mosche, ragni, farfalle e falene.

Il ghiaccio melmoso trovato sotto i ghiacciai della Groenlandia ha creato un sistema di congelamento naturale che ha preservato il DNA preistorico – i campioni hanno offerto il più antico DNA autenticato ottenuto fino ad ora. Queste scoperte ci permettono una più accurata ricostruzione ambientale del periodo di tempo al quale risalivano, quando l´area era significativamente più calda.

Sulla scala cronologica geologica la temperatura della Terra sale e scende, alternando ere glaciali a periodi relativamente caldi. Tra 450, 000 e 800, 000 anni or sono, vi sarebbero stati circa 10 gradi d´estate e -17 gradi d´inverno. Quando la temperatura in seguito decrebbe ancora, l´area fu coperta di ghiaccio e questi fogli di ghiaccio sembrano sorprendentemente essere rimasti al loro posto quando la temperatura risalì ancora attorno a 130, 000 anni or sono. Durante l´ultimo periodo interglaciale le temperature erano 5 gradi più calde di oggi.

Se questi dati si riveleranno corretti, ciò significa che la calotta di ghiaccio nella parte meridionale della Groenlandia, è più stabile di quanto precedentemente creduto, e ciò potrebbe avere importanti implicazioni per il modo in cui i fogli di ghiaccio rispondono al riscaldamento globale.

Secondo i mutati modelli climatici, un innalzamento di due gradi nella temperatura globale potrebbe causare un collasso del foglio di ghiaccio della Groenlandia ed innalzare pericolosamente i livelli dei mari per la fine del secolo. Dati recenti suggeriscono che il tasso di perdita di ghiaccio dalla Groenlandia è triplicato dal 2004.

I risultati mostrano anche che le molecole biologiche dai campioni di ghiaccio possono essere usate per ricostruire l´ambiente – il materiale disponibile si trova in concentrazioni molto basse, ma l´informazione potrebbe valere lo sforzo.

TAG: DNA, Preistoria