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16 Ottobre 2008 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Domus, necropoli e mausolei: a Roma ritrovamenti a raffica nell'ultimo anno
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La domus affrescata scoperta al Palatino
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ROMA - Una Domus repubblicana con sovrastante impianto residenziale e cunicoli al Palatino, una necropoli e un quartiere di mausolei vicino allo stadio Flaminio, un monumento funeriario su via Flaminia, nell'area di via Vitorchiano, e un complesso termale dell'antica Lorium, nella zona di Castel di Guido, sull'Aurelia. I ritrovamenti archeologici di questi mesi arricchiscono la lettura della Roma repubblicana e imperiale.

La presentazione. Sono state presentate oggi al ministero dei Beni culturali le ultime scoperte archeologiche romane. «Roma non finisce mai di stupirci», ha chiosato il soprintendente per i Beni archeologici della Capitale, Angelo Bottini, che ha presenziato alla cerimonia insieme al sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro.

I ritrovamenti, ha detto Giro, «sono avvenuti grazie a tipologie di interventi completamente diverse. Sul Palatino e sull'Aurelia le scoperte sono frutto di interventi mirati alla tutela del patrimonio, effettuati dalla soprintendenza. Al Flaminio i reperti archeologici sono venuti fuori durante i lavori di ristrutturazione dello stadio. A via Vitorchiano, invece, un'opera di trasformazione di un'area industriale privata e abbandonata ha consentito di portare alla luce il monumento funerario di Marco Nonio Macrino, proconsole d'Asia sotto l'imperatore Marco Aurelio».

Via Flaminia e via Aurelia. Di particolare bellezza e rilevanza storica è il quartiere sepolcrale di via Flaminia, che al momento sembrerebbe essere uno dei più significativi esempi di città dei morti dopo quella dell'Isola Sacra e la necropoli Vaticana. Continua poi a stupire il numero di ritrovamenti nell'antico borgo di Lorium, a Castel di Guido, sede di residenze e villeggiature imperiali legate alla famiglia degli Antonini. In questi ultimi mesi sono stati aperti tre cantieri sul sito antico dalla soprintendenza per i Beni archeologici di Roma, con scavi che riguardano la villa delle Colonnacce, la villa di Olivella ed il complesso insediamentale "Monte Aurelio".

«Dobbiamo tutelare il patrimonio archeologico - ha detto Giro - mettendo in campo la massima qualità possibile».