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19 Maggio 2003 ARCHEOLOGIA
Kataweb
Il Cairo. Restituite opere d'arte rubate dagli archeologi
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Il Cairo - ei pezzi di epoca faraonica - quattro tavole colorate in calcare con la figura del re Seti I, una statua raffigurante un cobra ed una stele in pietra di circa 300 chili proveniente dalla corte de re Psammetico I - sono stati restituiti all'Egitto da Stati Uniti e Canada e sono stati presentati al pubblico dal ministro egiziano della Cultura Faruq Hosni e dal segretario generale del Consiglio superiore delle antichità, Zahi Hawas. Erano stati portati via dall'Egitto circa 150 anni fa da archeologi stranieri. In una conferenza stampa il ministro della Cultura ha annunciato l'intenzione di rompere i rapporti con i musei che possiedono antichità egiziane e che rifiutano di restituirle, così come di interrompere "la collaborazione scientifica" con gli archeologi stranieri "sospettati di aver aiutato i trafficanti di antichità". "Non lavoreranno mai più sul territorio egiziano - ha detto Hosni - se si dimostrerà che hanno contribuito a furti di pezzi archeologici che sono diffusi in tanti Paesi del mondo". Le quattro tavole rubate nella tomba di Seti I, padre del celebre faraone Ramesse II, a Luxor, furono scoperte nel 1817. Portate via dall'Egitto nel 1860, erano state esposte in vari musei americani prima di arrivare al museo dell'università Emory, di Atlanta. Per la restituzione di queste tavole Stati Uniti ed Egitto avevano firmato un accordo nel luglio 2002. La statua del cobra invece, che risale al nuovo regno (1600-1200 a. C.), era in Canada. La stele, infine, alta un metro e 35 e larga 57 centimetri rappresenta funzionari del re Psammetico che fanno offerte al dio Osiride. "E' stata restituita all'Egitto dall' Fbi - ha detto Hawas - che l'aveva ritrovata in occasione dell' arresto di una rete internazionale di trafficanti di antichità". Hawas ha infine annunciato che una mummia di Ramesse I sarà restituita in ottobre da un museo americano, alla fine di una mostra dedicata alla stessa mummia.