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29 Luglio 2003 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
I tesori salvati in un catalogo
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Dopo l'apertura del museo archeologico territoriale di Monterotondo, arriva ora il nuovo catalogo "Archeologia ferita" che vuole essere una testimonianza delle vestigia e dei reperti archeologici sequestrati dai carabinieri nei territori dei comuni di Guidonia Montecelio, Monterotondo, Mentana e Marcellina. La pubblicazione, che vede tra gli autori Benedetta Adembri, Alessandro La Porta, Eugenio Moscetti e Paolo Togninelli, sarà presentata domani, contestualmente all'inaugurazione delle nuove attività di scavo, alle 18, presso il Centro Culturale "Paolo Angelani" di Monterotondo, biblioteca, sala conferenze, sede del museo e dell'archivio storico cittadino. Una combinazione di istituzioni che rende per la prima volta il "Paolo Angelani" un centro culturale integrato che offre la possibilità di organizzare eventi di più ampio respiro per la fruibilità delle testimonianze custodite.

Il catalogo nasce dalla ricerca compiuta in occasione dell'allestimento della mostra "Archeologia ferita". Proprio da quella mostra si è andato definendo il progetto del museo come risposta alla questione della costruzione di una identità attraverso l'uso e non soltanto la conservazione statica della memoria. "Partendo dalle ricerche compiute-spiega l'archeologo Paolo Togninelli nel suo contributo al catalogo- si è inteso tracciare delle linee programmatiche che saranno alla base delle scelte di allestimento e dell'organizzazione della vita del nuovo museo rimanendo ancorati alla realtà in cui esso nasce".