SANT'ANGELO IN VADO - Portare alla luce l'antico insediamento romano di Tifernum Mataurense, l'odierna Sant'Angelo in Vado. Un duplice progetto voluto dall'Amministrazione comunale della cittadina metaurense, coadiuvato con Soprintendenza, Provincia e Università di Macerata, con il sostegno di Regione e Comunità Europea, farà riemergere da sotto terra lo storico municipio, realizzato in epoca romanica. "Il primo progetto, sostenuto dalla Comunità Europea con circa 400 mila euro (circa 800 milioni di vecchie lire) grazie all'Obiettivo 2 -ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il primo cittadino, Luigi Antoniucci- partirà obbligatoriamente il primo settembre e prevede lo scavo di una parte dell'area di Campo Monti, la zona in cui sorgeva Tifernum Mataurense. Da sotto lo strato di terreno si cercherà di recuperare i resti di una villa romana e una serie di mosaici". Da anni l'Amministrazione valdese si è impegnata al fine di recuperare, valorizzare e scoprire il suo patrimonio archeologico riconducibile all'epoca romana. Prima con l'acquisizione dei terreni di Campo Monti, poi con l'aiuto dell'Università di macerata che ha attivato i primi scavi e verifiche l'entità dell'impianto romanico da recuperare. Poi, grazie alla collaborazione di esperti, anche del posto, come i professori Enzo Catani e Walter Monacchi, si è passati alla sensibilizzazione attraverso iniziative culturali, quali convegni e pubblicazioni scientifiche legate all'insediamento romano. Infine la seconda fase, nata con l'importante sostegno della nostra Provincia. "ArcheoProvincia è di fatto l'iniziativa che ha permesso di dar vita ad una fase di scavi-vacanza -ha affermato il sindaco Antoniucci- per circa un mese da tutt'Italia vengono persone a trascorrere una vacanza alternativa, scavando e recuperando cimeli, oggetti e materiali. Questo ci ha permesso di andare avanti negli scavi a costi bassissimi, e nel contempo attivando un aspetto fondamentale legato all'archeologia: il turismo, la promozione del luogo e un indotto economico da non sottovalutare nel tempo". I due progetti sono stati illustrati nel dettaglio e sostenuti nell'attuazione dal Soprintendente Giuliano De Marinis, presente alla conferenza stampa assieme al funzionario della Provincia, Claudio Giardini, e dal professor Enzo Catani dell'Università di Macerata.
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