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11 Agosto 2003 ARCHEOLOGIA
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La mummia del Similaun, Oetzi fu ucciso in combattimento
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Bolzano - "Oetzi", la mummia ritrovata tra i ghiacci dell'Alto Adige, e' rimasto vittima di un sanguinoso combattimento con quattro assalitori. E' quanto e' emerso dalle analisi effettuate sulle tracce di sangue repertate sul cadavere dell'"uomo del Similaun" rinvenuto nel settembre del 1991 dai coniugi tedeschi Simon sul ghiacciaio della Val Senales nei pressi del Giogo di Tisa in territorio italiano. A guidare la lunga ricerca, svolta per diversi mesi presso l'Universita' del Queensland, e' stato il biologo molecolare australiano Thomas Loy del laboratorio scientifico archeologico di Brisbane che quest'oggi a Bolzano presso il museo archeologico ha illustrato le nuove clamorose scoperte concentrare sulla morte dell'uomo. In particolare sono stati analizzati gli ultimi giorni di vita di "Oetzi", le cui origini risalgono a 5.300 anni fa, ed in particolare le tracce ematiche lasciate sui vestiti e sulle armi. Oltre alla nota ferita sulla schiena causata da una freccia sono state evidenziate ferite e lividi sulla parte superiore del corpo ed in particolare sul torace. "Il sangue appartiene a quattro persone, e nessuna sequenza del Dna appartiene ad Oetzi - ha affermato Loy -. Quasi sicuramente la mummia dei ghiacci ha avuto un duello. Non ci sono dubbi anche perche' i test sono stati effettuati due volte. Noi abbiamo diversi progetti per il futuro. Alcuni specifici esami rileveranno esattamente il sesso ed eventuali malattie di queste persone". Nel corso della conferenza Thomas Loy ha illustrato alcune immagini del secondo documentario su Oetzi ("Iceman 2") che verra' trasmesso tra due settimane negli Stati Uniti sul canale specializzato Discovery Channel.