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23 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
Avvenire
Gerusalemme, scoperta la tomba di Zaccaria?
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Di nuovo una notizia di archeologia cristiana che invita alla prudenza, dopo il clamore suscitato, nell'autunno dello scorso anno, dalla scoperta di un presunto "ossario di Giacomo", poi risultato falso. Questa volta tocca a un mausoleo nella valle di Kidron, nei pressi di Gerusalemme, nel quale si è finora creduto che fossero conservati i resti di Assalonne, il figlio ribelle di Davide. E proprio per questo, nel corso degli anni, la sepoltura era stata bersagliata di pietre dai passanti, in segno di spregio contro il figlio degenere del re biblico. Adesso un'iscrizione decifrata sulla cripta dall'antropologo Joe Zias farebbe avanzare infatti l'ipotesi che il mausoleo appartenga a Zaccaria, padre di Giovanni Battista. Secondo lo studioso, inoltre, il sito potrebbe contenere anche le spoglie dell'apostolo Giacomo e di Simeone, e questo perché - secondo una tradizione paleocristiana - in un' imprecisata tomba di Gerusalemme riposerebbero appunto i corpi di Zaccaria, Giacomo e Simeone. Il mausoleo sarebbe stato costruito nel primo secolo dopo Cristo, e poi attribuito ad Assalonne, che visse, al contrario, circa mille anni prima. Secondo Zias "la consuetudine di lanciare pietre contro la tomba ne ha intaccato la superficie calcarea". Per leggere l'iscrizione, Zias si è dovuto appostare per mesi di fronte al mausoleo. In estate, alla luce del crepuscolo, alcune lettere sono risultate visibili. Quindi con l'aiuto di un esperto di lingue antiche, padre Emile Puech, Zias ha così decifrato l'iscrizione, in greco antico: "Questo è il monumento funerario di Zaccaria, il martire, il sacerdote molto pio, padre di Giovanni" (la scritta risalirebbe al 350 d.C. circa). Zias e Puech stanno ora cercando di decifrare un'altra scritta, sul lato della tomba, in cui per ora avrebbero letto il nome "Simeone", il sacerdote del tempio che salutò Gesù come il Messia, e sperano di trovare una terza scritta che parli di Giacomo. "Potrebbe essere la scoperta più eccitante degli ultimi decenni", ha commentato James Strange, un archeologo della University of South Florida specializzato negli studi sull'epoca paleocristiana e bizantina.