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11 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Tivoli, in centro spunta la necropoli
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Una necropoli al centro della città. In piazza Rivarola a Tivoli, durante i lavori di scavo dell'Acea sono state rivenute decine di ossa e di crani risalenti al Medioevo. Il cantiere è stato bloccato dalla Soprintendenza archeologica, rischiando così di allungarsi i tempi degli interventi di riqualificazione delle condutture sotterranee e di ripristino del manto stradale in corso nell'area storica.

E' il secondo ritrovamento di reperti umani nella zona: una settimana fa il cranio ed il busto molto probabilmente appartenuti ad una donna erano spuntati a pochi metri di distanza, in via San Valerio, ed i lavori, dopo uno stop di qualche giorno, sono stati riattivati. Ieri mattina ad assistere alle operazioni di scavo c'erano decine di curiosi e gli archologi della cooperativa che sta seguendo gli interventi della messa in opera delle condutture dell'Acea. Nella sezione portata alla luce le ossa umane appaiono posizionate in maniera stratificata su un muro. Per gli studiosi non ci sono dubbi: era un cimitero dei poveri, forse una fossa comune dove venivano sepolti i cadaveri appena fuori la chiesa di San Valerio, l'edificio di culto costruito nel Medioevo e distrutto nel 1700. "Era intuibile che nel sottosuolo di piazza Rivarola ci fosse una sorta di necropoli- spiega Franco Sciarretta, studioso storico tiburtino ed autore di decine di pubblicazioni sulla città - mentre i nobili venivano sepolti in chiesa per i poveri non c'era scelta: finivano nei cimiteri allestiti appena fuori. La chiesa di San Valerio era una delle più antiche della città, uno dei primi luoghi di culto a Tivoli". Sull'importanza del ritrovamento la soprintendenza sta ancora effettuando degli accertamenti, si saprà di più tra qualche giorno.

Nella città d'arte, piena di testimonianze storiche di tutte le epoche, ogni volta che si effettua uno scavo le sorprese non mancano. Sotto l'attuale piazzale Matteotti c'è una enorme necropoli risalente all'età del ferro, ed un'altra meno estesa è stata individuata presso la centrale idroelettrica dell'Acquoria.

Ed intanto continuano i disagi per gli abitanti del centro storico di via del Colle e via San Valerio: da 8 mesi combattono con i cantieri aperti ed improvvisi blocchi dei lavori, che hanno fatto saltare la data prevista della consegna fissata ad agosto. In occasione della messa in opera dei collettori fognari e della pavimentazione in sampietrini relativi all'appalto regionale di 200 mila euro, sono state chiamate in causa anche l'Italgas, l'Acea e l'Enel per l'adeguamento sotterraneo delle utenze. "In via San Valerio- dice Marcello Eletti, direttore dei lavori insieme a Sergio Lucianetti - tempo permettendo verrà ultimata entro la prssima settimana e per dicembre verrano chiusi tutti i cantieri: in corso d'opera ci sono stati diversi imprevisti, ora siamo in dirittura d'arrivo".