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17 Ottobre 2003 ARCHEOLOGIA
Ansa
I mercenari campani venuti a morire in Sicilia
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PALERMO - Sono di mercenari campani le due tombe, risalenti al IV secolo a.C., appartenenti ad un uomo e una donna, scoperte per la prima volta in Sicilia nell' area archeologica di Entella (nel palermitano) da ricercatori del Laboratorio di Storia, Archeologia e Tipografia del Mondo Antico della Scuola Normale Superiore di Pisa. I risultati della ricerca sono stati presentati nel Centro ''Ettore Majorana'' di Erice (Trapani) nell' ambito delle ''Quinte Giornate Internazionali di Studi sull' Area Elima''. ''Nella tomba del maschio - dice il professor Carmine Ampolo della 'Normale' - abbiamo trovato un cinturone in bronzo e una lancia, segni ben precisi d' identita' del guerriero campano; nella sepoltura della femmina c' era una fibula con incastonato corallo''. Ad Erice gli studiosi hanno ricostruito, con un sistema virtuale e con uno grafico, le due sepolture: i cadaveri con l' abbigliamento ed i monili. ''Si tratta di una scoperta importante sia dal punto di vista storico sia culturale - dice Ampolo - di guerrieri campani in Sicilia durante la guerra tra Siracusa ed Atene ne parla pure Platone, secondo cui avrebbero rappresentato un grosso pericolo, come i Cartaginesi, per la grecita' della Sicilia''.