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31 Ottobre 2006 SCIENZA
Adriano Bonafede Repubblica.it
Le nozze fra archeologia e videogame
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Archeologia virtuale e videogame. Detta così, sembra proprio un matrimonio impossibile, o quantomeno un binomio stonato. Che cosa c´entra, infatti, lo studio e la ricostruzione al computer dei siti del mondo antico con i giochini elettronici per ragazzi? Eppure il binomio sembra oggi realmente esistente, e i due elementi convivono bene assieme. Perché quelle seriose ricostruzioni tridimensionali fatte dagli archeologi per vedere e mostrare com´era in origine una città o un monumento partendo dai suoi resti si stanno trasformando con l´ausilio di tecniche mutuate dai videogiochi in visualizzazioni divertenti oltre che istruttive. Se poi la ricostruzione del mondo antico viene fatta in appositi teatri virtuali utilizzando anche occhiali a tre dimensioni, si raggiunge senza dubbio il difficile obbiettivo di coniugare lo studio dell´archeologia con il divertimento anche per i più piccoli.

La novità è ormai talmente evidente che nell´ambito della Borsa mediterranea del Turismo archeologico che si svolgerà a Paestum tra il 16 e il 19 novembre è stata allestita "Archeovirtual", l´esposizione internazionale di tecnologie interattive e realtà virtuale applicate all´archeologia. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l´Associazione Virtual Heritage Network Italia, il Virtual Heritage Lab del CnrItabc e il Patto territoriale dell´Agro.

L´iniziativa si propone di svelare al grande pubblico, grazie all´esposizione di ben 15 applicazioni interattive e circa 10 filmati, le nuove frontiere della ricerca scientifica e tecnologica applicate all´archeologia e al turismo culturale. Tra queste applicazioni, c´è il Virtual Ara Pacis, che racchiude tutte le interpretazioni e le analisi storiche di quello che è considerato uno dei più importanti monumenti della Roma antica. Pensata come strumento museografico di supporto al nuovo Museo dell´Ara Pacis di Richard Meier, l´applicazione nasce come mezzo divulgativo, ma diventa anche contestualmente strumento di ausilio per gli studiosi, integrando al suo interno una database consultabile onthefly della bibliografia e di tutti i documenti di archivio relativi al monumento.

La Domus aurea Neronis è un viaggio virtuale nella reggia dell´imperatore, risultato di un´iniziativa della Direzione generale per i Beni archeologici, con la collaborazione della Soprintendenza archeologica di Roma e l´Università La Sapienza di Roma. E poi ci sono: Ancient Rome Tour, un giro animato in 3 dimensioni nella Roma Antica; Com.Hera Agrigento e Eraclea Minoa, strumento multimediale interattivo per pc su DvdRom, dedicato alla valorizzazione del patrimonio archeologico della provincia di Agrigento, e in particolare dei suoi centri antichi di Eraclea Minoa e Agrigento (Agrakas); Omero, un sistema per permettere ai non vedenti di "toccare" la realtà virtuale; I Mercati di Traiano, prodotto multimediale che permette la fruizione di materiale sul Museo dei Fori imperiali; Mausoleo di Arrigo VII, una ricostruzione virtuale del monumento che era al centro dell´abside della Cattedrale di Pisa nel 1315 ma che era stato poi smantellato; ESparks, un´applicazione multimediale dove creature digitali si muovono su uno sfondo evocativo di culture del passato, con le quali gli spettatori possono interagire attraverso un microfono.

La Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum ospiterà anche, in anteprima europea, il progetto Sacred Angkor, presentato da Sara Kerendine del Museo Victoria in Australia, realizzato in collaborazione con l´autorità cambogiana Apsara.