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21 Ottobre 2005 SCIENZA
University of Chicago Chronicle
SURVEY DI ANTICHI SITI SENZA NECESSITÀ DI SCAVI
tempo di lettura previsto 5 min. circa

Come un dromedario che può viaggiare per lunghe distanze senza necessità di una goccia d´acqua, l´Istituto Orientale di progettazione informatica CAMEL può attraversare ampie distanza di spazio antico e moderno senza fermarsi per la pausa rinfrescante ben nota agli archeologi, mentre sono impegnati negli scavi.

CAMEL (il Centro per il Territorio delle Antiche Civiltà Medio Orientali) si trova sul confine della moderna archeologia. Innanzitutto: non scava. Per una scienza basata sulla rimozione distruttiva di reperti sepolti ed un esame di essi, CAMEL lavora nel modo opposto: è finalizzata ad esplorare antichi siti disturbandoli il meno possibile.

Il lavoro della CAMEL, pertanto, è notevole. Organizza mappe, fotografia aerea, immagini satellitari ed altri dati permettendo agli archeologi di vedere come si svilupparono le antiche rotte commerciali e comprendere come i popoli possono avere interagito, date le limitazioni del loro spazio, la disponibilità delle risorse e l´organizzazione delle città.

CAMEL offre la meravigliosa opportunità di "vedere oltre l´orizzonte" ha dichiarato Scott Branting, direttore del progetto.

Branting sovrintende il lavoro della CAMEL da un laboratorio informatico all´Istituto Orientale. Nel girare per gli uffici, mostra le dozzine di PC che formano il nucleo del progetto, destinato agli studiosi e alle facoltà universitarie che si occupano di studi mediorientali.

Le immagini aeree risalgono principalmente agli anni della Guerra Fredda, quando venivano scattate per scopi di difesa. Mostrano tumuli sulla superficie delle regioni delle steppe del moderno Iraq, siti inesplorati potenzialmente ricchi di interesse per i futuri scavi quando gli archeologi vi potranno tornare in tutta sicurezza.

"Poiché queste immagini risalgono agli anni ´50 e ´60, mostrano un terreno molto differente da quello odierno" spiega Branting. I campi hanno coperto molta della parte arida del Medio Oriente con il diffondersi dell´irrigazione e l´espandersi della coltivazione. I siti che appaiono come tumuli nelle fotografie potrebbero oggi essere stati livellati e difficili da riconoscere. Alcuni degli antichi materiali, ad ogni modo, si trovano ancora sotto la superficie.

Oltre alle fotografie di sorveglianza aerea, la collezione include alcune fotografie prese da piccoli aerei nei primi giorni della fotografia aerea. James Henry Breasted, fondatore dell´Istituto Orientale, fu uno dei primi pionieri nel campo ed iniziò a prelevare fotografie da un aereo su siti in Egitto nel 1920.

Da quando l´Istituto Orientale lanciò uno scavo negli anni ´30 alla Persepoli in Iran, l´arte della fotografia aerea è progredita sensibilmente, e meravigliose immagini dell´antica capitale persiana possono aiutare a dimostrare lo scopo della città come nient´altro potrebbe fare. Alcune di queste immagini si trovano sulle pareti della Galleria Persiana del Museo dell´Istituto Orientale, ed altre sono parte del database della CAMEL.

Gli studiosi dell´Istituto Orientale hanno anche usato palloni aerostatici per prelevare scatti ulteriori.

In aggiunta alle fotografie aeree, la collezione include anche scatti prelevati dalla NASA, dalla Digital Globe ed altre organizzazioni satellitari.

Branting in Turchia quest´estate ha lavorato ad un sito che mostra il valore di tecniche non distruttive come quelle sviluppate alla CAMEL. Ha studiato l´antica e misteriosa città di Kerknes Dag nella Turchia centrale.

La città, circondata da mura, si estende per un miglio quadrato, davvero ampia per gli antichi standard, ed il suo più ampio sito preclassico in Anatolia, il nome dell´antica regione che comprende la Turchia. La città si trova a circa 30 miglia da Hattusa, la capitale dell´antico Impero Ittita.

Nonostante la città fosse un antico sito dell´Età del Ferro e fu progettata e costruita da potenti leader in grado di controllare grossa quantità di forza lavoro, è incerto chi detenesse il potere. I primi studiosi hanno speculato che potessero essere i rivali degli Ittiti, ma un team di ricerca dell´Istituto Orientale ha stabilito nel 1928 che la città fu costruita in un periodo non meglio precisato dopo la caduta degli Ittiti attorno al 1180 a.C.

Dall´inizio delle ultime ricerche di Kerkenes Dag, gli archeologi hanno usato tecniche non distruttive per apprendere di più circa il sito. Scavi praticati in punti casuali dell´area non avrebbero garantito maggiori informazioni di quelle ottenute nel 1928. "Impiegando un´ampia gamma di tecniche di osservazione e rilevazione a distanza attraverso l´intera area della città, saremo in grado di riempire i vuoti sulle antiche mappe dell´Istituto Orientale" ha spiegato Branting. Il lavoro, che include le tecnica usata alla CAMEL per mappare accuratamente un sito con fotografie, offrirà agli archeologi la possibilità di lavorare con un alto livello di precisione, una volta iniziato lo scavo. Attualmente, è in corso un´altra stagione di scavo.

La tecnologia del Sistema di Posizionamento Globale ha permesso agli studiosi di registrare la topografia nel dettaglio dell´intera superficie del suolo all´interno del sito. "Mai prima d´ora questa tecnica è stata applicata in archeologia su così larga scala. Il modello del territorio è la base per le ricerche in corso al fine di produrre una ricostruzione virtuale dell´intera città, zona per zona, edificio per edificio" ha spiegato.

Usando questa tecnica, il team è stato in grado di individuare la via d´accesso del complesso del palazzo e trovare le prime frammentarie iscrizioni e rilievi da recuperare al sito. Sono stati così in grado di datare il sito dal medio al tardo VII secolo fino alla metà del VI secolo a.C.

Gli studiosi ritengono che la città possa essere stata quella cui Erodoto si riferisce come Pteria, che fu conquistata dal re della Lidia Creso, in un tentativo fallito di bloccare l´avanzata dell´Impero Persiano.

"Se l´equiparazione di Kerkenes Dag con Pteria si rivelasse esatta, potremmo avere una data ancor più precisa della distruzione massiccia della città attorno al 547 a.C. e cominceremmo a comprendere qualcosa della sua importanza internazionale."