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2 Febbraio 2005 SCIENZA
physorg.com
TECNOLOGIA AI RAGGI X PER ANTICHE ISCRIZIONI
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In un´insolita collaborazione tra scienziati e umanisti, un team della Cornell University ha rivelato un nuovo metodo per il recupero di testi ormai sbiaditi su pietre antiche, mediante la riproduzione di immagini con la fluorescenza ai raggi-X (XRF).

La ricerca applica una tecnica di analisi chimica non invasiva ampiamente usata in geologia, archeologia e scienza dei materiali.

E´ una tecnica molto più potente di qualsiasi altra mai usata nel passato, ed è destinata a diventare uno strumento chiave per l´epigrafia. Il primo successo nell´applicazione del XFR è stata per un´antica iscrizione sulla pietra tra 1, 800 e 2, 400 anni or sono, che ha offerto informazioni di interesse considerevole per linguisti e filologi, oltre che per storici, archeologi e storici dell´arte.

Le scoperte sono la risultante di uno sforzo congiunto tra la facoltà di Cornell e studenti di dottorato al dipartimento di Fisica, Fisica applicata e Classici, oltre che gli esperti del laboratorio scientifico dove sono stati portati avanti gli esami.

Un sincrotrone è un´apparecchiatura a raggi-X di un´intensità oltre un milione di volte superiore dei flussi di raggi X utilizzati nelle indagini mediche e nelle analisi standard ai Raggi X.

Al CHESS (Cornell High Energy Synchrotron Source) un flusso di raggi X ad altissima energia, ultra intenso, è stato prodotto da elettroni e positroni che circolano all´interno del sincrotrone a quasi il 99.999995 % della velocità della luce. Questo flusso è stato sparato su tre pietre di marmo iscritte in prestito dalla Biblioteca Butler della Columbia University. In questo modo gli atomi illuminati presso la superficie della pietra emettono raggi X fluorescenti ad energia inferiore. Usando uno spettrometro per l´analisi delle energie e delle intensità di questi raggi, è stata determinata la concentrazione degli elementi chimici sulla stessa superficie. Data l´intensità del flusso di raggi X a sincrotroni, le misurazioni degli elementi di queste tracce potrebbero essere rapidamente ripetute dal momento che la pietra è stata scansionata avanti e indietro dal raggio, producendo una mappa o immagine della concentrazione di ciascun elemento.

Le iscrizioni scelte, una di greco classico e due in latino – presentavano livelli differenti di segni. La XRF ha rintracciato i più piccoli quantitativi di ferro, zinco e piombo nelle regioni iscritte, tra gli altri elementi. I ceselli di ferro erano usati comunemente per inscrivere le pietre e le lettere erano di solito dipinte con pigmenti che contenevano ossidi di metalli e sulfidi. Questi potrebbero contare per il ferro ed il piombo, ma la fonte di zinco rimane un mistero. Nelle pietre più rovinate, gli elementi nelle tracce misurati dal XRF hanno rivelato chiaramente i contorni delle lettere originarie, perfino dove non erano più visibili all´occhio umano. Per pietre moderatamente rovinate, la XRF permetterà di decifrare testi e offrirà nuove informazioni sul modo in cui furono create queste iscrizioni.

Ciò significherà recuperare migliaia di pietre, inclusa, probabilmente, parte del codice di leggi di Dracone, un politico ateniese del VII secolo che codificò le leggi di Atene.