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19 Settembre 2001 ARCHEOLOGIA
Le Scienze
Tracce dei più antichi polinesiani
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Quando gli antichi viaggiatori attraversarono l'Oceano Pacifico, dalla Melanesia fino a Tonga, si portarono dietro le loro ceramiche. Ora il ritrovamento dei frammenti di quel vasellame ha permesso di scoprire il più antico insediamento umano in Polinesia. In particolare, la nuova scoperta offre alcuni dati sul viaggio del popolo dei Lapiti, abili naviganti che partirono dal sudest asiatico per colonizzare una vasta area del Pacifico, circa 3000 anni fa. I frammenti sono stati trovati in un sito archeologico chiamato Nukulela, all'ingresso della laguna di Tongatapu, la più grande isola dell'arcipelago Tonga. Molto probabilmente, sostengono gli autori della scoperta, provenienti dall'Università dell'Arizona di Tucson e dalla Simon Fraser University di Burnaby, in Canada, la posizione strategica dell'isola, la più meridionale dell'arcipelago, fece di questo insediamento un avamposto molto importante. Le intricate decorazioni geometriche e la composizione dei frammenti indicano che essi furono prodotti nelle isole della Melanesia, alcune migliaia di chilometri a ovest di Tonga. Si tratta di un dato rilevante, perché è la prima volta che si scoprono le origini di un insediamento polinesiano. La datazione al carbonio 14 ha permesso di scoprire che il vasellame risale a 2900 anni fa. Il più antico frammento scoperto finora nella zona risaliva a soli 50 anni meno, ma era decorato con il ben più sobrio stile locale. I Lapiti partirono poi da Tonga per colonizzare l'intero triangolo formato dalla Nuova Zelanda, le Hawaii e l'isola di Pasqua, ma questa nuova espansione non iniziò che 1500 anni fa, e nessuno sa perché passò tanto tempo dal primo insediamento.