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21 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
timesofmalta.com
RISCOPERTE LE CATACOMBE DI TA´BISTRA
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Parte di un sistema di catacombe, un vero e proprio "patrimonio dell´umanità" che gli archeologi credevano perse per sempre sotto un tratto di strada presso Monte St Jospeh, a Mosta, sono state riscoperte nel corso dei lavori di ristrutturazione del sistema stradale.

L´area delle catacombe di 2, 000 anni or sono, è nota come Ta´Bistra. Il sistema di catacombe – una volta usate per i seppellimenti – è ricavato nella roccia viva di una sporgenza o terrazza naturale, ed è lungo circa 100 metri, la maggior parte dei quali corre sotto un campo. La terrazza è alta 3.7 metri.

L´intero sistema era stato documentato e disegnato da Charles Zammit nel 1933. Ma da allora, il sito è stato ripetutamente saccheggiato ed in ultimo abbandonato al degrado.

Il Capitano Zammit, allora curatore di archeologia, era il figlio del famoso medico divenuto archeologo Temi Zammit.

La strada scavata dove sono state trovate le catacombe è chiamata Francesco Napuljun Tagliaferro. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati dal Quinto Protocollo Finanziario Italiano.

Tony Pace, Sovrintendente al Patrimonio Culturale, ha dichiarato che le catacombe rappresentano una fase di grande importanza nella storia della Cristianità e del mondo intero. Mentre però le catacombe a Roma, Napoli, ed in Sicilia si trovano già sulla mappa dei siti di interesse storico, quelle di Malta non sono mai state trattate con la stessa riverenza.

Nessuna delle catacombe trovate a Malta è stata documentata scientificamente, eccetto quelle di Tal-Barrani, scavate da Pace nel 1993, ma da allora sepolte da una nuova strada.

Pace ha spiegato che l´imponenza delle catacombe di Ta´Bistra indica il grande rispetto che i popoli che vivevano nell´insediamento avevano per i loro morti.

A differenza delle catacombe di Rabat, che furono ricavate nelle profondità del suolo, quelle di Ta´Bistra sono state incise come una serie di tunnel sulla faccia della montagna.

"Una simile considerazione è pertanto, estremamente importante quando si verificano le mappe per stabilire le aree di sviluppo possibile, per leggere la realtà sociale della terra. In questo modo, ci si troverebbe nelle migliori condizioni per salvaguardare il patrimonio del paese" ha dichiarato Pace.

Negli anni ´80, quando il governo del tempo intendeva costruire la strada Napuljun Tagliaferro sopra le catacombe, il Museo di Archeologia ed il ministro il cui portafoglio includeva le antichità si schierarono apertamente contro. La sola concessione fatta in ordine a non rovinare questo patrimonio, era elevare un ponte sulle catacombe.

Mark Anthony Mifsud, un archeologo della Sovrintendenza, ha dichiarato che il Ministero per lo Sviluppo Urbano e la Viabilità sta considerando la necessità di soprelevare il tratto di strada che insiste sulle catacombe riportate alla luce. Ricorda inoltre l´esistenza di uno specifico protocollo per il trattamento dei siti storici.

I lavori, infatti, sono stati interrotti fino a che sarà presa una decisione sul modo migliore per preservare il sito sepolcrale. La Sovrintendenza potrà quindi verificare in che modo ripulire le catacombe e renderle agevolmente accessibili al pubblico.

Pace ha ricordato che l´ultima survey dei numerosi siti storici nel paese è stata condotta da Sir Temi nel lontano 1934.

Sir Temi, insieme a Carmelo Rizzo del Dipartimento dei Musei, usava trascorrere ogni weekend nelle campagne dell´isola, chiedendo ai contadini locali se avessero notato qualche struttura insolita mentre scavavano o dissodavano i loro terreni. "Una delle scoperte più sorprendenti di Zammit, impiegando questo metodo, fu quella dell´Hypogeum nel 1902", ricorda Pace.