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12 Novembre 2004 ARCHEOLOGIA
RIA Novosti
GLI ARCHEOLOGI SCOPRONO UNA « STONEHENGE » RUSSA
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MOSCA – La Russia ha ora la sua Stonehenge. Nell´estate, una struttura megalitica di 4, 000 anni or sono è stata scoperta al sito di Spasskaya Luka, nella regione di Ryazan della Russia centrale. Questa struttura, che, gli archeologi ritengono fu eretta come santuario, si trova su una collina che sovrasta la confluenza dei fiumi Oka e Pron. L´area circostante è sempre stata vista come un´ "enciclopedia archeologica", un caleidoscopio di culture che spaziano dal Paleolitico Superiore al Medio Evo.

"Se esaminiamo questo sito archeologico, per come rappresentato su una mappa, vedremmo un circolo di 7 metri di diametro, segnato da piloni, spessi mezzo metro ed alla stessa distanza l´uno dall´altro" ha illustrato il capo della spedizione Ilya Akhmedov, che lavora per il Dipartimento Storico per la Storia ed i Monumenti Archeologici del Museo di Mosca. "Vi è un grande spazio rettangolare ed un pilone nel centro del circolo. I piloni di legno non sono sopravvissuti, naturalmente, ma i grandi fori dove una volta stavano infissi possono essere visti chiaramente. Lungo i bordi del sito vi sono due fori ulteriori. Originariamente potrebbero anche essere stati quattro, ma la riva del fiume è stata parzialmente distrutta da una frana, e parte del sito è stato sicuramente danneggiata".

Un altro foro con un pilone è stato dissotterrato sette metri ad est del sito. E qui ve n´è anche uno a sud, che fu scoperto tre anni or sono. "Con tutta probabilità, vi è un secondo raggio di piloni che circondava il tempio, ad una dozzina di metri di distanza" ha dichiarato Akhmedov.

Le due coppie di piloni formano un passaggio, che, se osservata dal centro, offre in estate una spettacolare visione del tramonto. Un altro pilone, dietro il recinto circolare, punta al sole nascente. La struttura del monumento ha portato gli studiosi ad avanzare ipotesi circa il suo scopo astronomico. Gli oggetti trovati al sito devono essere stati elaborati con un rituale religioso in mente.

La dimensione dei fori varia da 44X46 a 75X56 cm. In uno dei fori centrali è stato trovato un piccolo contenitore di ceramica. E´ finemente decorato con zigzag, che ricordano i raggi del sole, e con linee arricciate, che simbolizzano l´acqua. Gli archeologi specializzati nell´Età del Bronzo, hanno riconosciuto i manufatti come databili al "loro periodo". Visivamente, ricordano oggetti prodotti dalle tribù eurasiatiche meridionali.

Frammenti di ossa lunghe e denti sono stati trovati da uno dei fori all´esterno del santuario. Si ritengono essere i resti di un sacrificio. Ma non si può nemmeno escludere il fatto che questi ampi fori fossero utilizzati come seppellimenti. Uno strato di decadimento organico è stato scoperto sul fondo del foro centrale; gli archeologi hanno giustificato la decomposizione delle ossa con alcune proprietà particolari del suolo locale. I resti trovati potrebbero bene essere appartenuti ad un capo-tribù santificato in modo postumo.

Antichi santuari sono spesso situati presso siti sepolcrali. Ciò è attribuibile alla concezione pagana della morte come punto di transizione all´oltretomba. Nell´antico folklore, non solo la vita della natura era considerata un ciclo, ma similmente accadeva della vita umana. I culti lunari e solari erano collegati al culto della fertilità ed indicavano il legame mitologico tra vita e morte. Vi sono numerose tombe a Stonehenge e Avebury – i più famosi santuari d´Europa con forma circolare. L´idea originale della struttura circolare risale alle leggende sulla Creazione. Il circolo – una forma geometrica magica, in quanto priva di inizio o fine – era considerato simbolo di eternità e infinità.

Vi è più di un cimitero al sito di Spasskya Luka. Tribù Finno-Ugariche arrivarono qui nel corso di un periodo conosciuto come Grande Re-insediamento. Piuttosto interessante, è che non una delle loro tombe si sovrappose mai all´antico osservatorio; un fatto che suggerisce che dovessero conoscere il significato sacrale della struttura e non intendessero profanarlo.

L´antico santuario Ryazan è, di fatto, un monumento unico. Monumenti simili sono stati trovati nel sud delle steppe russe, e nella tundra trans-Uraliana, ma non sono così rappresentative, e hanno restituito pochi reperti.

I santuari con i piloni cominciarono a diffondersi attraverso l´Europa alla fine del I millennio d.C. Alcuni esemplari sono stati dissotterrati nella Repubblica Ceca e Slovacchia del giorno presente.

"Non vi può essere alcuna parentela di sangue tra i gruppi etnici che eressero Stonehenge e l´osservatorio di Ryazan" sostiene Akhmedov. "Quest´ultimo deve essere riferito naturalmente a gruppi migranti dal sud-est delle steppe eurasiatiche."