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18 Aprile 2002 ARCHEOLOGIA
news24
Scomparso l´esploratore Thor Heyerdahl
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Oslo – Eroe popolare malgrado la derisione degli studiosi, l´esploratore norvegese Thor Heyerdahl ha rischiato la sua vita attraversando gli oceani Atlantico e Pacifico su leggere imbarcazioni artigianali, per dimostrare che anche i popoli preistorici avrebbero potuto farlo.

Heyerdahl (87 anni) è morto in una casa di Colla Micheri, presso Alassio, Italia settentrionale, dopo un lunga battaglia contro il cancro. Il suo figlio maggiore, anch´egli di nome Thor, ha dichiarato che è morto pacificamente con i familiari accanto.

Un vichingo dei giorni nostri, Heyerdahl ottenne acclamazioni a livello mondiale per un viaggio di 101 giorni, nel 1947 dal Sud America alla Polinesia, sulla canoa chiamata Kon-Tiki, sbaragliando le previsioni degli esperti che sostenevano sarebbe affondato.

Nel 1970 aveva attraversato l´Atlantico dal Marocco alle Indie Occidentali sulla barca di canne Ra II, non preoccupato dall´affondamento del Ra I a poca distanza dell´isola di Barbados, per dimostrare che gli antichi Egizi avrebbero bene potuto anticipare Colombo o i Vichinghi verso le Americhe.

Navigò attraverso il Medio Oriente e l´Oceano Indiano nel 1978, sull´imbarcazione di canne Tigris, seguendo antiche rotte commerciali.

Un uomo alto che si mantenne robusto e atletico anche nei suoi ottanta anni, Heyerdahl è riuscito a provare che gli oceani non erano barriere per i marinai dell´Età della Pietra.

"Sento di aver mostrato che è totalmente erroneo il guardare agli oceani del mondo come un mezzo di isolamento dei popoli del passato" ha riferito alla Reuter in un´intervista del 1999.

Uno dei più coloriti personaggi del XX secolo, scrisse più di una dozzina di libri e vinse un Oscar nel 1951 per un documentario sul Kon-Tiki. Fu perfino invitato alla cerimonia di apertura per i Giochi Olimpici di Lillehammer in Norvegia nel 1994.

Molti accademici hanno disconosciuto Heyerdahl, il cui spirito indomito e solitario ha catturato milioni di appassionati, dicendo che le sue teorie erano sbagliate o quanto meno indimostrabili.

Heyerdahl teorizzò per esempio che le piramidi Azteche in Messico, potrebbero essere state ispirate dalle piramidi d´Egitto. Alcuni esperti riferiscono che non esistono invece collegamenti e che le prime persone che attraversarono l´Atlantico furono i Vichinghi attorno al 1000 d.C.

Heyerdahl aveva pubblicato un libro lo scorso anno in cui sosteneva che alcuni scavi effettuati presso il Mare d´Azov, nel sud della Russia, mostrano che il dio Vichingo Odino potrebbe essere stato un re esistito realmente, che visse nella regione circa 2000 anni or sono. Uno scienziato norvegese rispose che le sue teorie su Odino erano scientifiche quanto il Giardino dell´Eden.

Malgrado il disprezzo di una parte del mondo accademico, Heyerdahl fu onorato da molti altri studiosi, e collezionò più di 10 lauree ad honorem da università attorno al mondo.

Nato il 6ottobre del 1914, Heyerdahl crebbe nella città di Larvik, Norvegia meridionale, e non imparò a nuotare fino all´età di 22 anni. Studiò zoologia e geografia all´Università di Oslo.

Diceva che la prova di cui andava più orgoglioso fu la spedizione del 1947 con il Kon-Tiki, condotta per mostrare che i Sud Americani furono il primo popolo a raggiungere la Polinesia, sfidando la convinzione tradizionale che gli insediamenti si svilupparono attraverso il Pacifico dall´Asia.

"Il Kon-Tiki mi introdusse all´oceano e aprì il mio mondo" ha riferito. Gli esperti dicevano che l´imbarcazione di giunco sarebbe rapidamente affondata sotto Heyerdahl ed il suo equipaggio di sei membri. Invece li condusse per un viaggio di 101 giorni e 6920 km da Raroia al Perù.

Heyerdahl riferiva di essere più che convinto che la sua teoria fosse accurata. Citò a suo sostegno le incisioni sui templi peruviani, che ritraggono ampi vascelli, e rifiutò le prove del DNA del 1998 secondo le quali i primi abitatori delle Isole di Pasqua provenivano dall´Ovest. Heyerdahl sostenne che gli esami di laboratorio condotti sulle ossa erano relativi ad una seconda ondata di insediamenti, e che gli abitanti originali dal Sud America cremavano i loro morti, non lasciando quindi tracce di DNA da analizzare.

Negli ultimi anni, visse a Tenerife, con la sua terza moglie, Jacqueline.

Heyerdahl lascia cinque figli, otto nipoti e sei pro-nipoti.

Quando gli fu chiesto un consiglio circa come mantenersi giovani, rispose: "Mai rinunciare!"