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26 Novembre 2001 ARCHEOLOGIA
EurekAlert!
Sito sepolcrale dell´Età del Ferro offre prove di mutamenti sociali
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Nel corso dell´Età del Ferro, i siti sepolcrali monumentali nel sud dell´Olanda caddero in disuso. I gruppi di coltivatori abbandonarono la loro vita nomade ed iniziarono a dimorare stabilmente in insediamenti scelti. Una recente ricerca ha dimostrato come le funzione di coesione sociale dei siti sepolcrali, col tempo, divenne superflua.

L´identità locale, oggigiorno, fa riferimento ai legami che uniscono i popoli in virtù del fatto che essi siano nati e cresciuti in uno stesso luogo. All´inizio dell´Età del Ferro, invece, l´identità locale si focalizzava sul sito in cui venivano interrati i resti cremati degli antenati comuni. L´archeologo Fokke Gerritsen di Amsterdam, Università Verije, è arrivato a questa conclusione dopo aver re-interpretato i dati relativi alla vita e al lavoro delle popolazioni del sud dell´Olanda nelle ultime migliaia di anni prima della nascita di Cristo. Nel medio periodo dell´età del Ferro, circa 500 a.C., il centro dell´identità locale scivolò dal sito sepolcrale degli antenati, al luogo in cui la gente viveva.

Il Signor Gerritsen ha recentemente analizzato i campi con depositi funerari, usati per generazioni da numerose famiglie, nelle province di Brabant e Limburg nel sud dell´Olanda. La maggior parte di questi dati provengono dal periodo tra l´800 ed il 600 a.C. Attorno al 500 a.C., però, questi siti sepolcrali cessarono di essere usati. I parenti seppellivano i resti cremati dei loro defunti in piccoli terreni, talvolta all´interno delle loro proprietà.

Durante il periodo in cui erano in uso le sepolture monumentali, ogni casa colonica era provvisoria ed i coloni, frequentemente, si muovevano verso nuove destinazioni per propositi agricoli. Tuttavia, le famiglie rimanevano vicine ai siti sepolcrali dei loro antenati. La terra attorno ai tumuli funerari era considerata proprietà comune. Sembrerebbe proprio che chi condivideva un luogo sepolcrale si considerasse una comunità, con comuni antenati e terre di proprietà che la distinguessero. L´identità locale era associata a questa rivendicazione della terra. La proprietà privata non esisteva.

Dal terzo secolo a.C. in poi, si cominciò a vivere in insediamenti fissi e accadde che una stessa famiglia coltivasse la stessa area di terra per un lungo periodo. Poiché le famiglie iniziarono progressivamente a stanziarsi in un luogo in modo permanente, il concetto di comunità locale fu associato al concetto di territorialità. La base dell´identità collettiva, quindi, subì un cambiamento. Questo fu il periodo in cui apparvero i primi luoghi di culto e, in alcuni casi, piccoli spazi riservati alle sepolture. Nel corso degli ultimi due secoli a.C., si enfatizzò l´importanza del gruppo familiare. Le case coloniche erano abitate per generazioni, e probabilmente passavano di mano da padre a figlio. I siti sepolcrali avevano pertanto perso la loro funzione di fonte di coesione sociale.

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