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8 Aprile 2004 ARCHEOLOGIA
USAtoday.com
La storia va in mostra nel Foro Romano
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ROMA – Seppellita per 12 secoli da una frana e chiusa al pubblico per 24 anni, la più antica chiesa cristiana nel Foro Romano è stata aperta per un tempo limitato, ad offrire uno sguardo sugli affreschi bizantini che hanno cambiato la concezione degli studiosi dell´arte medioevale.

Visite guidate di Santa Maria Antiqua, annidata sotto i palazzi imperiali del palatino, inizieranno questo weekend e proseguiranno per tutto maggio, contestualmente agli sforzi di conservazione e ripristino.

Nella navata della chiesa, tra le impalcature dei restauratori, le opere murarie sono del tutto insolite, perché mostrano uno stile classico che si riteneva fosse alieno alla Roma medioevale.

Opere simili in altre chiese dello stesso periodo sono state ridipinte o irreparabilmente alterate nel corso degli anni. Altre, invece, sono state distrutte dagli iconoclasti che condannavano la venerazione delle icone religiose, in quanto simbolo di idolatria pagana.

A Roma, i papi tentarono in epoche successive di mantenere viva la tradizione classica, pagando gli artisti per decorare le chiese in stile bizantino. Santa Maria Antiqua, consacrata nel 650 d.C., era una cappella papale e beneficiò più di molte altre chiese del patronato del papa.

Nell´847 d.C., un terremoto provocò una frana che coprì la chiesa con detriti e pietrisco dagli edifici romani sulla collina sovrastante.

La chiesa è rimastra seppellita fino a che gli archeologi italiani non ne hanno iniziato lo scavo nel 1900.

Come molte delle prime chiese di Roma, Santa Maria Antiqua è stata adattata da una struttura romana preesistente – probabilmente una sala di guardia ai piedi del Palatino, la sede preferita dagli imperatori romani e, successivamente, dai governatori dell´Impero Bizantino. La costruzione è parte del Foro Romano.

La chiesa aveva i sigilli rotti; e le pitture denotano uno stile più impressionistico, più vivo, rispetto a quanto mai visto a Roma. Si tratta – secondo gli studiosi – di straordinari esempi di arte bizantina, ma offrono anche la continuità dell´arte classica greca nella Roma Medioevale. Più suggestiva è la parete nell´asse della chiesa che mostra sovrapposizioni di pitture di differenti stili, completati tra la metà del 500 e l´inizio del 700.

Un ritratto della Vergine Maria mostra una tecnica medioevale, mentre prossimo al suo volto si trova un angelo dipinto poco dopo in uno stile più espressivo, orientale, ellenistico.

L´angelo ricorda lo stile classico delle pitture romane di Pompei, che si datano al 79 d.C. E´ come provenisse da un´epoca differente.

L´ultima volta che la chiesa è stata aperta al pubblico era il 1980. Quando iniziarono le ultime opere di restauro, nell´Ottobre del 2001, circa due terzi degli affreschi erano stati rimossi dalle pareti della Chiesa. I restauratori sono stati in grado di assicurarli, grazie ai finanziamenti del Ministero Italiano della Cultura e di alcune fondazioni negli Stati Uniti ed in Norvegia.

Le porte della chiesa si richiuderanno alla fine di Maggio. Gli ufficiali sperano di completare il restauro e di riaprire la chiesa entro il 2007, ma sono necessari altri 1.8 milioni di dollari per ultimare il progetto.