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13 Dicembre 2003 ARCHEOLOGIA
smh.com.au
Il cimitero fangoso di Pisa svela il suo antico segreto : una flotta romana fantasma
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La scoperta casuale di una "flotta fantasma" romana, seppellita nel fango appena fuori Pisa, porta gli esperti ad ipotizzare che la città fu costruita su una laguna, molto prima di Venezia.

Gli archeologi ritengono che tracce di una comunità databili all´era pre-romana, una sorta di Venezia etrusca, possano giacere al di sotto delle navi. La fine della civiltà della laguna potrebbe offrire indicazioni utili per il destino della Venezia dei nostri giorni: probabilmente le vie d´accesso alla città furono sommerse dalla melma nel corso di violente inondazioni nel corso di un lungo periodo.

"La situazione a Venezia non è soltanto simile a quella di Pisa, è praticamente identica" ha dichiarato il Professor Stefano Bruni dell´Università di Ferrara.

La prima scoperta è stata effettuata cinque anni or sono, quando un bulldozer impiegato in lavori di scavo presso la stazione di San Rossore, nella periferia di Pisa, si è imbattuto in un´antica nave di legno della lunghezza di 10 metri, subito sotto la superficie del suolo. Un ampio scavo archeologico, iniziato sotto la direzione del professor Bruni, ha in seguito individuato altre quattro navi databili a vari periodi della storia romana.

Il numero dei vascelli è cresciuto a sei, quindi a nove, ed infine a 21, inclusa quella che gli esperti ritengono sia una nave da guerra romana. Si datano dal 200 a.C. al 500 d.C.

Le navi saranno presto ospitate in un nuovo museo nell´antico porto di Pisa.

I gruppi archeologici stanno esaminando i materiali trovati, inclusi gli strumenti per la navigazione, i resti umani, i cesti, gli abiti, l´olio delle lampade, e pezzi di cuoio.

Ma, ugualmente importante, la scoperta ha portato a ridefinire l´intera geografia dell´area, e le sue relazioni con il resto del Mediterraneo.

Il Professor Angelo Bottini, archeologo, ha dichiarato che lo scavo non ha portato alla luce l´esistenza di un semplice porto separato dal mare. Piuttosto hanno mostrato che vi era un "sistema di fiumi e punti d´attracco marittimi, nel quale il mare ed i fiumi erano in comunicazione".

Il sistema includeva isole della laguna e terra asciutta dove l´acqua dolce si combinava alla salata. "Paragonare Pisa a Venezia è pertanto non più un azzardo, anche se dobbiamo sempre prestare attenzione" ha dichiarato.

La scoperta delle navi ha confermato le teorie di antiche fonti che prima di divenire una città romana, Pisa era stata una città Etrusca ed Ellenica.

Lo straordinario stato di preservazione delle navi è dovuto a quello che il professor Bottini chiama "trauma da inondazione". "[Le ingenti quantità d´acqua] hanno depositato sabbia in un modo tanto violento da non lasciare il tempo necessario per ossidare il legno" ha dichiarato.

Se ciò ha preservato le navi, implica che il legno, una volta esposto all´aria, dovrà essere reidratato per evitare che si sbricioli.