sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
13 Agosto 2003 ARCHEOLOGIA
Reuters
Scavi italiani rivelano una città romana dimenticata
tempo di lettura previsto 4 min. circa

POZZUOLI – Gli archeologi sono soliti rimestare nei detriti alla ricerca di tesori perduti, ma raramente si trovano ad avere a che fare con un´intera città affossata sotto di loro.

Eppure per 10 anni, un gruppo italiano ha svolto ricerche nelle profondità della terra per rivelare le meraviglie di Pozzuoli, una volta porto dell´Antica Roma, che si trova sepolta sotto una città del XVI secolo.

Gli scavatori a Pompei, al lavoro sotto le ceneri ed i detriti tossici risalenti all´eruzione del Monte Vesuvio nel 79 d.C., sono stati in grado di rimuovere il materiale vulcanico e di riportare la città all´aria aperta.

Ma a Pozzuoli, la cui bellezza era tale che il grande oratore romano Cicerone la chiamò "piccola Roma", le strade antiche furono incassate nelle fondazioni di una nuova città costruita dagli spagnoli nel Cinquecento, quando dominarono in quello che fu il Regno di Napoli.

"Sarebbe stato improponibile pensare di distruggere o danneggiare la città spagnola, per via della sua importanza storica a architettonica" ha dichiarato Costanza Gialanella, l´archeologa in carica.

"Ma sarebbe ugualmente impensabile non scavare una città antica. Era un porto attivissimo ai suoi tempi – molto più importante di Pompei, che era una città di provincia."

Il che lascia gli archeologi in una situazione imbarazzante.

"E´ un sito molto strano, per dirla in parole povere" dice Vincenzo Imperatore, ingegnere strutturale che prende parte ai lavori.

"A mano a mano che scaviamo, dobbiamo rimpiazzare il materiale che stiamo prelevando con travi d´acciaio per puntellare il livello.Ciò complica le cose perfino più che ci trovassimo in un´aria sismica veramente attiva."

Agli occhi dei visitatori il risultato è spettacolare.

La Pozzuoli dei giorni attuali, pochi chilometri a nord di Napoli, è una fervente città costiera, famosa in Italia per aver dato i natali alla leggenda dello schermo Sophia Loren. Il quartiere storico è costruito su un alto promontorio che sporge sul Mar Tirreno-

RETICOLO SOTTERRANEO

Dal mare si vedono edifici di pietra giallastri e in rovina. Non vi è segno di vita. Dalla terra, transitando attraverso strade congestionate della città moderna, vi sono impalcature, ed alcuni delle costruzioni sono state restaurate e dipinte di fresco a colori luminosi.

Questo perché parecchi degli edifici spagnoli del XVI secolo, sono ora Hotel di lusso, dove i visitatori degli antichi siti sotterranei possono godere di una maestosa vista-mare.

Si entra poi in profondità in un sorprendentemente ben preservato reticolo di strade romane, pavimentate con immense pietre e bordate di piccoli negozi, locali e case.

Piccoli altari privati sono visibili negli angoli di alcuni dei negozi e vi sono anche antichi mulini per la farina, pozzi profondi, depositi con i soffitti a volta e cippi di pietra che dovevano essere fontane.

L´ingegneria moderna è visibile in molti luoghi, con travi di acciaio grigie che sostengono i soffitti.

Il momento più mozzafiato del tour arriva non appena si sale all´aperto, in quella che era allo stesso tempo il cuore dell´antica Pozzuoli e della città spagnola che le succedette: il Campidoglio.

Si erge qui un grande tempio di marmo bianco del I secolo a.C., con colonnati e pareti ben preservate.

Si notano anche archi dorati, una cupola bianca e oro e alcuni frammenti di affreschi religiosi, i resti di una chiesa barocca che gli spagnoli usarono utilizzando l´antica struttura.

Il tempio era stato pressoché ricoperto da nuove costruzioni, ma venne alla luce nel 1964, quando un incendio distrusse parte della chiesa.

La storia è emblematica per Pozzuoli e la sua lunga storia, punteggiata da vari disastri.

ETA DELL´ORO.

La città fu utilizzata come postazione militare costiera nel corso di una delle guerre romane contro i Cartaginesi. Abitata da sole 300 persone, era stata progettata per impedire ad Annibale di ricevere i vitali rifornimenti dalle navi.

Un porto naturale, Pozzuoli crebbe in seguito come porto militare romano. Nel corso della sua età dell´oro, sotto l´Imperatore Augusto, nel I secolo d.C., vi risiedevano circa diecimila persone.

Sostituita in seguito da Ostia come principale porto per Roma, nel II secolo d.C., Pozzuoli declinò. Fu sempre abitata, ma dopo la caduta dell´Impero romano divenne un luogo remoto.

Nel 1538, il vicino vulcano di Monte Nuovo eruttò, allontanando la popolazione spaventata. L´abbandono dell´abitato diede ai regnanti spagnoli l´opportunità, pochi anni più tardi, di impossessarsi della città romana ormai diroccata e costruirne una nuova sulla sommità, nel loro stile tipico.

Pozzuoli fu ripopolata, e vi abitarono intere generazioni, dimenticando gradualmente che sotto di loro giaceva una preziosa città romana.

Il disastro successivo accadde nel 1970, quando il ripetersi di fenomeni notevoli di attività sismica, determinarono i moti sussultori e ondulatori del terreno, allarmando le Autorità Italiane al punto di dichiarare la parte storica di Pompei non sicura, e disporre l´evacuazione della popolazione.

La città fu ignorata e vuota per più di due decenni, fino a che le autorità regionali, aiutate dai fondi dell´Unione Europea, decisero di scavarla e rinnovarla – un processo che è stato intrapreso in 10 anni, e che durerà probabilmente altri 8 o 9.

"Il risultato vale ogni singolo sforzo in termini di denaro e tempo" ha dichiarato l´archeologa Gialanella.

"Oltre a riportare alla luce le ricchezze storiche e artistiche del sito, stiamo dando nuova vita a tutta la zona. In pochi anni i turisti stanno invadendo Pozzuoli, e ciò permetterà alla città di essere conosciuta sempre più e meglio."