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28 Agosto 2003 ARCHEOLOGIA
Al-Ahram Weekly Online
Accuse all´egittologa inglese che sostiene di avere identificato la mummia di Neferititi
tempo di lettura previsto 6 min. circa

La bellissima regina Nefertiti della XVIII Dinastia, moglie del Re monoteista Akhenaten, conquista ancora le prime pagine. Questa volta non è per il suo busto dipinto di calcare, ora in mostra al Museo di Berlino, quanto per le dichiarazioni dell´egittologa inglese dr Joan Fletcher, in una controversia che minaccia la sua carriera.

La Fletcher, che sostiene di avere identificato la mummia della regina, è stata accusata di aver violato il protocollo del Supremo Consiglio di Antichità Egiziano (SCA) nel divulgare questa scoperta. I membri della spedizione della York University, attualmente al lavoro sulla tomba di Amenhotep II, potrebbero essere banditi da ulteriori scavi in Egitto.

Il codice etico del SCA per le missioni straniere in Egitto statuisce che ogni scoperta o opera di conservazione debba essere riferita al SCA, prima di essere resa pubblica. Il rapporto deve essere scritto ed inviato al SCA dal capo della spedizione e non pubblicato da un membro del gruppo.

L´intera vicenda è iniziata circa due mesi or sono, quando la Fletcher ha annunciato di avere identificato il corpo mummificato di Nefertiti tra le tre mummie scoperte nella tomba di Amenhotep II dall´egittologo Francese Victor Loret nel 1898. Un programma televisivo trasmesso in seguito da Discovery Channel ha mostrato come la Fletcher fosse giunta alla conclusione che la mummia appartenesse a Nefertiti, mediante confronto delle comuni caratteristiche fisiche tra la mummia ed il busto di calcare. Un lobo dell´orecchio con due fori, che sostiene fosse piuttosto raro nell´era Amarna; la testa rasata ed un´arcata sopraccigliare piuttosto pronunciata erano alcuni degli elementi a sostegno delle sue conclusioni.

Gli egittologi si sono divisi circa le dichiarazioni della Fletcher.

Alcuni, come Susan James, Università di Cambridge, sono scettici circa la scientificità delle sue teorie. La James, specializzatasi sulle mummie di Loret, ritiene che senza studi comparativi sul DNA sia impossibile esprimere alcuna certezza. Ad ogni modo, la scoperta indica che la mummia in questione effettivamente appartenesse ad una giovane donna della tarda XVIII dinastia, molto probabilmente membro della famiglia reale – evidenze circostanziali a sostegno della teoria della Fletcher, che non possono però avvalorarla in termini assoluti.

Nel contempo, il segretario generale della SCA, Zahi Hawass, ha definito la teoria della Fletcher "pura fantasia": Ha dichiarato che le sue ipotesi non sono basate su fatti o su solide evidenza, "solo su una vaga somiglianza del volto tra la mummia ed il busto di Nefertiti, che è comunque una rappresentazione artistica del periodo Amarna in cui la regina visse".

A sostegno del suo scetticismo, Hawass ha dichiarato al Weekly come le analisi ai raggi-X portate avanti sulla mummia da lui personalmente, con il supporto dell´egittologo Kent Weeks dell´Università Americana del Cairo, prima delle esternazioni della Fletcher, indicassero trattarsi di una ragazza di 16 anni, mentre si ritiene che Nefertiti sia morta attorno ai 30.

La disputa ha recentemente raggiunto il suo acme, dopo la trasmissione del 17 agosto su Discovery Channel, di un altro speciale di due ore sulla teoria della Fletcher, questa volta dal titolo "Nefertiti risorta". Con il sostegno della computer graphic, si è riusciti ad elaborare il volto della mummia, con la Fletcher che sosteneva le sue controverse teorie e Hawass e Weeks come controparte.

Hawass ha accusato la Fletcher di ingannare il mondo intero facendo circolare informazioni false che contraddicono i rapporti inviati dal suo supervisore e Capo della Missione della York University, il professor Don Brothwell.

La rivista Al-Ahram Weekly ha ottenuto una copia del rapporto di Brothwell per il Supremo Consiglio, all´interno del quale non viene identificato in modo inequivoco neppure il sesso della mummia. Le sembianze generali della mummia indicano che potrebbe trattarsi di un maschio. In ogni modo, per via dei seni sporgenti, l´ampio spazio tra i suoi incavi lombari, e l´assenza del pene, il rapporto conclude che appartenesse probabilmente ad una donna di età stimata compresa tra i 18 ed i 25 anni.

D´altra parte, Samia El-Marsani, capo del laboratorio di antropologia del SCA, che ha accompagnato la spedizione, ha rivelato nel suo rapporto che nel corso dell´opera di studio e di scavo, nessuna parrucca in stile nubiano, caratteristica dalle donne reali durante il regno di Akhenaten, sia stata trovata presso la mummia.

La El-Marsani ha anche citato due ragioni per cui la mummia della Fletcher non potesse essere Nefertiti. In primo luogo, l´età stimata della mummia non è coincidente con la stima generalmente condivisa del mondo egittologico sull´età di Nefertiti al tempo della morte; e secondo, le sembianze della mummia non corrispondono alle sembianze di una donna che è stata sposata per almeno 12 anni e ha messo al mondo sei figli.

Gli egittologi inglesi e americani hanno anche sottolineato che il doppio piercing all´orecchio sinistro della mummia non apparteneva in modo esclusivo allo stile Amarna, ma era anche visibile nelle mummie dell´inizio del Nuovo Regno. Questi esperti criticano ancora la Fletcher per avere infranto il protocollo professionale trasmettendo la scoperta ai mezzi di informazione prima di riferirne su una rivista accademica.

In risposta alle allegate violazioni del protocollo SCA, Hawass ha scritto una lettera di protesta sia a Brothwell che a Discovery Channel, accusando inoltre la Fletcher di diffondere prove false.

"Mi addolora vedere una studiosa che ha conquistato un dottorato di ricerca, ingannare il mondo in questo modo, ed ignorare deliberatamente le regole di un paese che ha sempre rispettato gli studiosi e ha aperto i suoi siti archeologici a più di 300 missioni straniere" ha scritto Hawass nella sua lettera a Brothwell.

Prima di portare le allegazioni contro la Fletcher ad un comitato permanente, che, secondo il codice etico del SCA, escluderebbe l´intera la spedizione, o solo la Fletcher, da qualsiasi ulteriore ricerca in Egitto, Hawass attende la risposta di Brothwell alle sue richieste, per un´urgente e completa giustificazione di quanto accaduto, e sul perché la spedizione non si sia attenuta alle regole.

Nel contempo, il 22 di Agosto, il quotidiano on-line The Times di Londra, ha divulgato l´opinione che "la Fletcher sia vittima di una collusione tra politica internazionale ed mondo dell´archeologia, come ci sono state spesso presentate in film Hollywoodiani del genere di Indiana Jones".

E´ anche stato riportato che: "la disputa ha gettato nel più completa confusione l´egittologia inglese, che ha di rimando accusato il governo egiziano di volersi in questo modo vendicare per l´occupazione inglese dell´Egitto nel XIX secolo, per l´invasione dell´Iraq e per avere rifiutato di restituire la Stele di Rosetta. Hanno anche azzardato che il crescere dell´islamismo e del Nazionalismo in Egitto stia fomentando un sentimento negativo nei confronti degli Inglesi".

Il quotidiano The Times ha anche accusato Hawass di rovinare l´Egittologia inglese e di approfittare del suo status di archeologo più potente d´Egitto per "bloccare la carriera di qualsiasi altro egittologo".

"Queste [accuse] sono solo menzogne" ha riferito Hawass al Weekly. "Abbiamo imposto restrizioni sui futuri scavi in Egitto non solo alle missioni straniere ma anche a quelle egiziane, per riuscire a prestare maggiore attenzione alle opere di conservazione, preservazione e documentazione in siti minacciati dal moderno sviluppo".