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6 Febbraio 2001 ARCHEOLOGIA
LŽUnione Sarda
Mummia romana a Grottaferrata
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Carvilius Gemellus, mummia di età imperiale, ricoperto da un sudario e da ghirlande, e la madre Aebutia Quarta, giacevano all'interno di una monumentale tomba a camera quadrata di marmo peperino, alla quale si accede con una ripida scala, intervallata da un pianerottolo.

La tomba è stata rinvenuta a Grottaferrata (non lontano da Roma) durante una campagna di scavo della Sovrintendenza archeologica del Lazio. È databile tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo. Al momento della scoperta la tomba era inviolata: aveva ancora il sigillo lapideo, un blocco di peperino di dimensioni notevoli e con le originali grappe di ferro. I due sarcofagi marmorei erano a disposizione ortogonale. Entrambi hanno la parete frontale della cassa lavorata in modo simile: decorazione a basso rilievo, costituita da tre tabulae centrali con ricche iscrizioni, che hanno permesso di dare un nome ai defunti, di definire il loro grado di parentela e l'età della morte del ragazzo. I sarcofagi recano a rilievo una testa di Medusa, simbolo di allontanamento del male. Il coperchio del sarcofago femminile, a doppio spiovente con corona a vittae (bende) sui timpani, è decorato a larghe foglie, mentre il coperchio dell´altro è piano e decorato a piccole foglie sulle quali poggia un elemento vegetale identificato in quercia e ghiande.

Il corpo di Carvilius Gemellus giaceva nel sarcofago completamente ricoperto da un sudario in perfetto stato di conservazione adornato di ghirlande vegetali; per evitare danni, non è stato rimosso e l'intero sarcofago è stato portato al Laboratorio di antropologia della Sovrintendenza archeologica. Si studiano, fra i reperti, vari tipi di vegetali, stoffe, elementi organici.

Lo scheletro di Aebutia Quarta era ricoperto quasi per intero da uno strato di elementi vegetali ben conservati; la testa con i capelli (una treccia annodata dietro la nuca e una fascia di tessuto) era adornata da una reticella d'oro. Unico elemento pertinente al corredo personale è un anello d'oro con castone, in cristallo di rocca che riveste un ritratto maschile a rilievo.

Una volta ripuliti, i due sarcofagi verranno esposti al museo archeologico nazionale di Grottaferrata.