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27 Ottobre 2002 ARCHEOLOGIA
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Le Mummie potrebbero rivelare le malattie
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L´antica pratica della mummificazione dei morti potrebbe offrirci indizi ed uno sguardo dall´interno su malattie contemporanee quali le patologie cardiache ed il cancro, secondo quanto i ricercatori hanno dichiarato all´agenzia di stampa United Press International.

Gli scienziati dell´Università delle Hawaii programmano di recarsi presto in Egitto per studiare un sito sepolcrale scoperto recentemente che contiene migliaia di mummie, le cui origini variano dal III secolo a.C. fino al III secolo d.C.

Il gruppo userà le scansioni ricavate dalla tomografia assiale computerizzata (TAC) per raccogliere informazioni relative a questi antichi popoli, e sperano così di ottenere una migliore comprensione di tipi di malattie prevalenti a quel tempo, ha dichiarato il professor F.DeWolfe Miller, docente di epidemiologia e salute pubblica all´Università.

Il sito sepolcrale, scoperto nel 1996, è situato nell´oasi di Bahariya, 250 miglia circa a sud est del Cairo.

"Non sappiamo effettivamente quante tombe e mummie vi siano, ma abbiamo stimato decine di migliaia" sostiene Miller.

Miller ed i suoi colleghi sono i soli stranieri ammessi ad accedere a queste tombe, ed egli lo attribuisce alla sua stretta amicizia con Zahi Hawass segretario generale del Supremo Consiglio di Antichità Egiziano. Hawass, che dirige gli scavi al sito, controlla l´accesso alle mummie. "Abbiamo avuto un esplicito invito ad assistere" ha detto Miller, non mascherando la sua sorpresa per questa particolare opportunità, anche perché, malgrado si occupi della salute pubblica dell´Egitto, non aveva mai lavorato in precedenza sulle mummie.

Il governo egiziano è molto sensibile al problema delle turbative ai suoi antenati, ha dichiarato Miller, e questa è la ragione principale per cui si userà la scansione con la TAC, che non è invasiva, una sorta di esame ai raggi-X. Permetterà di raccogliere un vasto ammontare di informazioni riguardo la salute delle mummie, con un "impatto prossimo allo zero" su esse. Una scansione TAC genera un´immagine tridimensionale degli organi interni e dei tessuti.

La scansione darà ai ricercatori informazioni sull´aspettativa di vita, sul genere, sulle cause della morte, altezza e peso degli individui, secondo Robert Littman, professore di linguaggi classici, storia antica e archeologia e membro del progetto di ricerca.

Una gamma di patologie che si progetta di analizzare a fondo sono quelle cardiache. Vi è un acceso dibattito al riguardo, e si discute se si tratti di un problema causato dalla moderna alimentazione e stile di vita, o se sia sempre esistita, anche nelle antiche società. Con la TAC "saremo in grado di vedere i depositi di calcio nelle arterie (indicatore di problemi cardiaci) e se esse esistevano anche presso le popolazioni antiche" ha dichiarato Littman.

Si cercherà anche di indagare su altre patologie comuni, quali il cancro e la tubercolosi. Un´altra malattia di interesse, la schistosomiasi, una malattia diffusa da un verme. E´ una presente nell´Egitto moderno, "ma vi sono prove che esistesse anche nell´antico Egitto".