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20 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
Discovery Channel
Decodificato il sistema di conto degli Inca?
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Gli Inca inventarono un potente sistema di calcolo che può ancora essere usato per effettuare calcoli complessi senza il minimo errore, secondo un ingegnere italiano che sostiene di aver svelato la matematica di questa antica popolazione ancora misteriosa.

Stanziati sulle alture andine attorno al 1200, gli Inca regnavano sul più grande impero sulla Terra quando il loro ultimo imperatore, Atahualpa, fu giustiziato dai conquistadores spagnoli nel 1533.

A lungo considerata la maggiore civiltà dell´Età del Bronzo senza un linguaggio scritto, lasciarono misteriosi oggetti, che, secondo le ultime ricerche, sarebbero stati usati per catalogare unità di informazioni.

Studi recenti stanno esaminando le ipotesi che elaborati lacci annodati conosciuti come khipu possano contenere un linguaggio scritto nascosto, ottenuto seguendo un codice binario a sette cifre. Nessuno, comunque, è stato fino ad ora in grado di spiegare il significato di queste tavolette geometriche conosciute come yupana.

Differenti in dimensione e forma i yupana sono stati spesso interpretati come un modello stilizzato di rappresentazione simbolica. Alcuni studiosi lo hanno anche interpretato come tavola di calcolo, ma il modo in cui questo speciale abaco dovesse funzionare rimane un mistero.

"Mi ci sono voluti almeno 40 minuti per risolvere il mistero. Non sono un esperto di civiltà precolombiane. Ho semplicemente decodificato un disegno del XVI secolo da un libro di enigmi matematici che ho ricevuto come regalo di Natale" ha dichiarato l´ingegnere Nicolino DePasquale.

Il disegno è stato trovato in una lettera inviata dal peruviano Felipe Guaman Poma de Ayala al Re di Spagna. Un semplice gruppo di celle consistenti di cinque righe e cinque colonne, il disegno mostrava un circolo nella cella destra sulla fila di fondo, due circoli nella cella successiva, tre circoli nell´altra e cinque circoli nell´ultima cella della fila. Lo stesso motivo si applicava alle file superiori.

Secondo DePasquale, i circoli nelle celle non sono nient´altro che i primi numeri della serie di Fibonacci, nelle quali ogni numero è la somma dei due precedenti: 1, 2, 3, 5.

L´abaco lavorerebbe quindi su un sistema numerale a base 40.

"Invece, tutti gli studiosi hanno sempre basato i loro calcoli su un sistema numerale a base 10. Ma i calcoli svolti a base 40 sono più rapidi, e possono essere agevolmente riconvertiti su base 10" ha dichiarato Antonio Aimi, curatore della mostra "Perù, 3000 anni di Capolavori" in corso a Firenze.

"Dal momento che manchiamo di evidenze archeologiche definitive, abbiamo verificato questa teoria su 16 yupana dei musei attorno al mondo. Il sistema di DePasquale funziona su ciascuno di essi" ha aggiunto Aimi.

Il sistema di calcolo degli Inca, come si può vedere nella figura esemplificativa a destra, non prende in considerazione il numero zero. In più, i numeri non hanno una rappresentazione grafica.

Secondo Aimi, nella maggior parte dei casi gli Inca svolgevano i loro calcoli semplicemente tracciando file e colonne sul pavimento. Questo inusuale sistema di conteggio è descritto dal sacerdote spagnole Josè de Acosta, che visse tra gli Inca dal 1571 al 1586.

"Vederli usare un altro tipo di calcolatore, con chicchi di grano, è una gioia perfetta... Pongono un granello qui, tre in qualche altro posto e otto non so dove. Muovono un chicco qui e là ed il fatto è che sono in grado di completare il loro computo senza compiere il minimo errore" scrive Acosta nel suo libro "Historia Natural Moral de las Indias".

La teoria ha già aperto un dibattito tra gli studiosi.

Gary Urton, professore di Studi Precolombiani all´Università di Harvard, una vera autorità nelle ricerche khipu, ha dichiarato: "Il fatto che una spiegazione possa essere costruita per uno o anche per una serie di yupana che si conformano alla teoria di un sistema numerale a base 40, è una questione di interesse modesto.

"Come potremmo spiegare le molte dichiarazioni delle cronache spagnole, scritte sia dagli Spagnoli che dai letterati Andini, che dichiarano piuttosto chiaramente che gli Inca usavano un sistema a base 10? Questo sistema è anche attestato in una lunga serie di primi documenti coloniali che descrivono come gli Inca organizzassero il loro sistema amministrativo secondo un sistema numerale a base 10."

Come concede Aimi, la teoria ha il limite di ogni sistema interpretativo che non può essere supportato da definitive evidenze storiche. "Avremmo necessità di trovare la "Rosetta dei yupana", qualcosa di simile alla stele che permise di decifrare i geroglifici egiziani. Dal momento che non possiamo averla, considererei una forte evidenza il fatto che il sistema proposto funzioni su tutti i yupana esaminati" ha dichiarato.