La leggenda di Quetzalcoatl, capo delle divinità dei Toltechi, è una delle più straordinarie della storia. Attraverso la misteriosa assimilazione di due figure con lo stesso nome –una divina, l´altra mortale—l´antica storia messicana ha avuto una sorprendente svolta, i cui effetti sono ancora percepibili nell´era moderna.
Il potente dio Quetzalcoatl, il cui nome significa "serpente piumato", era identificato con il pianeta Venere. All´inizio del X secolo d.C., un alto sacerdote di nome Topiltzin prese possesso del trono tolteco e cambiò il suo nome in Quetzalcoatl. I conflitti civili e religiosi lo condussero lontano dalla capitale. Ma prima di partire, Quetzalcoatl giurò che sarebbe ritornato dalla direzione del sole che sorge, nella data che avrebbe corrisposto al 1519 sul calendario europeo.
Nel febbraio di quello stesso anno, accadde un evento che ha da sempre impressionato gli storici. Provenendo dall´est, come Quetzalcoatl aveva predetto, il conquistador spagnolo Hernan Cortes con un seguito di 500 soldati, sbarcarono nella penisola dello Yucatan, come per compiere appieno l´antica profezia.
Gli Aztechi, che avevano rimpiazzato i Toltechi come impero dominante in Messico, erano familiari con la leggenda e credettero che questi stranieri bianchi fossero l´esercito di Quetzalcoatl e significassero il suo, annunciato, ritorno.
In luogo di resistenza ed opposizioni, le truppe spagnole fronteggiarono così una popolazione curiosa ed inerme, che si mostrava affascinata ed adorante, e che aveva iniziato una lunga marcia dalla capitale azteca di Tenochtitlan allo scopo di accoglierli. Cortes formò delle alleanze man mano che avanzava, combattendo una sola battaglia a Cholula e raggiungendo la capitale per il mese di novembre.
L´imperatore Azteco Montezuma, notoriamente superstizioso, salutò lo straniero bianco come l´incarnazione di Quetzalcoatl e lo ricoprì di doni, realizzando troppo tardi che Cortes non era altro che un soldato affamato di ricchezza al servizio di u re altrettanto avido. Allarmate, le truppe azteche si levarono contro gli spagnoli e li condussero lontano dalla città, ma nel corso della battaglia Montezuma fu ucciso. Nell´agosto del 1521, la capitale della città, con i suoi 200.000 abitanti, cadde nella morsa di Cortes e con essa il Grande Impero Azteco.
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