sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
26 Aprile 2001 ARCHEOLOGIA
AAAS
Le prove più antiche di una città in America riportate da Science
tempo di lettura previsto 4 min. circa

L´antico sito peruviano di Caral potrebbe essere uno dei primi centri urbani delle Americhe, risalendo a più di mille anni prima di altre città conosciute, secondo uno studio riportato sul numero del 27 Aprile della rivista internazionale Science.

Nuove analisi al radiocarbonio indicano che le immense strutture di pietra di Caral sarebbero state costruite tra il 2600 ed il 2000 a.C. Questa metropoli sulla terraferma sarebbe approssimativamente coeva alla più piccola società marittima insediatasi sulla costa, finora ritenuta di molto precedente a società più complesse.

"Quel che stiamo imparando su Caral è destinato a riscrivere il modo in cui pensiamo allo sviluppo delle prime civiltà d´America" ha detto Jonathan Hass, del Field Museum di Chicago e autore dell´articolo di Science .

Basandoci sul livello di sviluppo architettonico e agricolo di Caral, ha aggiunto, possiamo inferire che i pianificatori di questi primi insediamenti urbani fossero abili artefici.

"La taglia delle strutture è carattere indicativo del grado di potere" ha detto Haas, "Il che significa che i capi di questa società erano capaci di mobilitare masse di persone in numero sufficiente ad eseguire un tale tipo di lavori. La gente non dice semplicemente ´Hey, costruiamo una grande monumento´, lo fa solo se le viene chiesto e se le conseguenze del non farlo sarebbero significative"

Caral è uno dei 18 siti nella valle di Supe nel Perù centrale caratterizzati da un´architettura "monumentale", il che significa superiore alla normale dimensione di un´abitazione. Tali strutture sono generalmente associate a civiltà più giovani del 1500 a.C.

Gli archeologi avevano scoperto Caral già dal 1905, ma la sua data non era nota fino ad ora.

Haas ed i suoi colleghi, Winfred Creamer della Northen Illinois University, e Ruth Shady Solis della Universidad Nacional Mayor de San Marcos, a Lima, hanno usato i test al radiocarbonio per determinare l´età delle fibre di canna dalle borse shicra trovate a Caral ("Shicra" è la parola indigena per indicare le borse di tessuto). Poiché le canne vivono per un solo anno, la datazione è estremamente specifica.

Gli operai usavano le borse per portare roccia da costruzione, per erigere le enormi strutture chiamate monti piattaforma, che erano complessi in parte cerimoniali ed in parte residenziali per cittadini di alto livello. Invece di riutilizzare le borse, i lavoratori le ponevano con le rocce e tutto, all´interno dei muri di ritenzione della struttura.

La Valle del Supe si estende dalla costa orientale del Pacifico fino alle prime alture delle Ande. Caral ha alcuni dei più vasti edifici dei siti della valle; il più grande monte piattaforma è approssimativamente della dimensione di due campi da calcio. Il sito ha anche una gran varietà di costruzioni simili ad appartamenti, la cui natura residenziale è rivelata dalle immondizie trovate al di sotto, e altre costruzioni che potrebbero essere servite per scopi amministrativi o rituali. Alcune di queste strutture, come le due plazas circolari e leggermente al di sotto del livello stradale nella zona centrale del sito, sono state trovate frequentemente anche in siti più recenti in Sud America.

"La datazione al radiocarbonio ci aiuta a porre il sito nel suo contesto. Certe strutture a Caral sono comuni nelle Ande, ma ora sappiamo che queste sono tra le prime. E´ come dire che "stiamo guardando la prima Chiesa Cristiana" ha detto Haas.

Per anni, il sito meglio conosciuto della regione è stato Aspero, molto più piccolo ed al margine costiero della valle del Supe. I ricercatori hanno determinato la data di Aspero negli anni Settanta, collocandola al terzo millennio a.C.

Aspero ed altri siti costieri costituiscono la prova di base per l´ipotesi dell´archeologo Michael Moseley secondo cui le civiltà più complesse evolsero prima nelle aree costiere. Secondo questo argomento, vivere presso il mare richiedeva la creazione di un sistema decisionale centralizzato e strutture sociali organizzate che si adattarono in tempi solo successivi a condizioni più urbane.

L´ipotesi di Moseley contrasta la prevalente assunzione secondo cui le civiltà più complesse non crebbero fino al periodo delle ceramiche (circa 1550 a.C.) quando la gente cominciò a coltivare il grano e a fare vasellame nel quale cucinare e conservarlo.

In contraddizione ad entrambe gli scenari, gli abitanti di Caral usavano l´irrigazione per coltivare una varietà di piante, ma non il grano. Sia la pianificazione necessaria all´irrigazione, che la grande quantità di lavoro necessario per costruire città, implicano che Caral fosse uno stato con un governo molto potente.

La questione di come questa potente struttura crebbe è un problema interessante, secondo Creamer. I ricercatori hanno a lungo notato che le società più complesse coltivavano un certo tipo di grano che poteva essere conservato in grandi quantità e scambiato in cambio di manodopera.

"Crediamo che procurare un´eccedenza di cibo sia uno dei primi modi per concentrare ricchezza. Uno degli aspetti veramente intriganti della nostra ricerca è che non c´era un prodotto come il grano nella valle del Supe, ma che riuscirono comunque a svilupparsi".

Creamer ritiene che forse i cittadini delle città Valle del Supe usassero correntemente un tipo di cibo alternativo come il pesce essiccato. Anche se il sistema economico basato sul grano era estremamente diffuso in giro per il mondo, il pesce essiccato potrebbe essere stato utile allo stesso modo per parecchie centinaia di anni prima che il grano fosse disponibile, secondo Creamer.