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4 Marzo 2001 ARCHEOLOGIA
Daily Yomiuri Online
I ricercatori giapponesi avvisano: Machu Picchu è in grave pericolo
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Le rovine di Machu Picchu in Perù – nominate Sito Patrimonio dell´Umanità dall´UNESCO nel 1983 – rischiano di crollare a causa delle frane, secondo un´indagine condotta da un gruppo di ricercatori guidati da un professore dell´Università di Kyoto.

Il Professor Kyoji Sassa dell´Istituto di Ricerca per la Prevenzione dei Disastri all´Università di Kyoto, ha diffuso l´allarme durante una lezione in istituto, lo scorso Venerdì. Ha detto di aver notato tracce di parecchie piccole frane su entrambe i lati delle rovine Inca, quando ha esaminato la topografia e la struttura della cittadella nel Marzo 2000.

Sassa aggiunge di aver trovato molte parti dell´edificio recentemente distorte o crollate che giacevano da nord a sud al centro delle rovine.

In Novembre, ha piazzato dei rilevatori sismici per misurare il livello di espansione e di contrazione del terreno. Il livello di espansione ha misurato circa un centimetro al mese, il che, secondo Sassa indicherebbe i prodromi di una frana.

I dati ottenuti a seguito dell´indagine hanno anche rivelato che la città fortificata, situata in cima alle Ande a 2550 metri sul livello del mare, fu costruita sulla sommità della montagna, in una zona livellatasi proprio a seguito di una frana.

Sassa dice che continuerà a studiare le rovine, ora che sono il sito turistico più popolare del Perù, in cooperazione con l´UNESCO e con l´Istituto Nazionale di Cultura, per cercare di trovare il modo di evitare il crollo del sito.

Gli archeologi ritengono che la cittadella di Machu Picchu sia stata costruita nel corso dei secoli 15° e 16° dagli Inca. I suoi palazzi di pietra, le case e le piazze, coprono un´area di 3, 300 ettari di terra.