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30 Maggio 2004 ARCHEOLOGIA
canada.com
PETRA RIMANE PER MOLTI UNA CITTÀ PERDUTA
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A dispetto dei continui problemi medio-orientali, la Giordania rimane una meta di viaggio piuttosto sicura.

Prima della sua morte, nel 1999, il Re Hussein di Giordania era considerato uno dei regnanti più moderni ed illuminati del Medio Oriente. Suo figlio, di educazione occidentale, e successore al trono, Re Abdullah II, ha continuato l´approccio pragmatico, pacifico e progressista. Tutto ciò apre la Giordania ai visitatori, ed i giordani sono un popolo tra i più ospitali della zona.

La Giordania è piena di panorami biblici ed offre alcuni dei deserti più belli al mondo, sede di beduini nomadi. Qui è dove Lawrence d´Arabia trascorse la maggior parte del suo tempo, vagando a dorso di cammello e combattendo per liberare gli arabi dai colonizzatori europei.

Con il confinante Israele, la Giordania condivide la proprietà del Mar Morto, il cui contenuto salino è così elevato che è facile stare a galla sul dorso e leggere il giornale.

L´offerta più impressionante della Giordania, ad ogni modo, è l´antica Petra, una meraviglia archeologica senza uguali al mondo. Città perduta per circa 700 anni, Petra fu riscoperta da un esploratore svizzero nel 1812, ma non fu ufficialmente sottoposta a scavo archeologico fino al 1924. Questo luogo sacro e segreto fu scavato nelle montagne rosa-rosse più di 2, 000 anni or sono.

Come uno scultore crea arte da una lastra di pietra, così gli antichi popoli Nabatei modellarono un´imponente architettura da una montagna colossale. Sulla nuda pietra, ricavarono templi, tombe, un´arena, monasteri, case, sistemi di irrigazione, vie per ascendere sulle colline e strade. La costruzione richiese tre secoli di lavoro e prese a prestito modelli architettonici dallo stile Assiro, Egiziano, Greco, e Romano.

Tributo eterno ad una civiltà perduta, Petra è l´eredità dell´industrioso ed ingegnoso popolo Nabateo. Al culmine del suo potere, la città ospitava 30, 000 cittadini e controllava la maggior parte delle rotte commerciali arabe. Inoltre, la crescente influenza e prosperità di Petra iniziarono a preoccupare l´Impero Romano.

Nel 106 d.C., i Romani conquistarono la città, deviarono le rotte commerciali e portarono Petra sull´orlo del crollo economico. Nei secoli che seguirono, due grossi terremoti spazzarono via la cultura Nabatea e sminuirono ulteriormente il valore di Petra, fino a che divenne una città fantasma, cancellata dal resto del mondo.

In tempi moderni, questa antica attrazione è divenuta internazionalmente famosa come esotica location del blockbuster hollywoodiano Indiana Jones e l´Ultima Crociata. Chi ha visto il film, ricorderete che Petra è nascosta in profondità tra montagne minacciose. La sua unica entrata è una gola di poco più di un chilometro di larghezza, circondata da colline alte circa 100 metri. Infilandosi in questa insolita via d´accesso, si notano iscrizioni in antichi linguaggi lungo le pareti, prima di raggiungere un immenso spiazzo. Qui, ci si trova innanzi una torreggiante facciata, incisa sul fianco della collina, di 43 metri di altezza e 30 di larghezza. Conosciuto come la Tesoreria di Petra, serviva come tomba reale ed originariamente ospitava tesori incalcolabili d´oro e gioielli preziosi.

Un´ulteriore camminata attraverso una seconda gola conduce in un vasto centro cittadino. Scalando le rovine, è possibile scoprire centinaia di edifici, palazzi, facciate, tombe, templi, disegni sulla roccia e sentieri nascosti.

Un imponente monastero del primo secolo si leva sulla cima della sommità più alta della città ed offre una suggestiva vista del panorama circostante. Non lontano, un teatro da 7, 000 posti in perfetto stile romano lascia immaginare come dovesse apparire quando la vita brulicava tra questi edifici.

A differenza degli antichi monumenti d´Egitto, Grecia e Roma, Petra continua ad essere poco visitata da i turisti, il che rende tutto molto più attraente – ci si risparmia ressa e confusione – e la sua bellezza vale certo un viaggio in terra di Giordania.